Tutte confermate le stelle Michelin agli 11 ristoranti di Puglia, compreso il garganico “PORTA DI BASSO” di PESCHICI. Un traguardo importante soprattutto per la ristorazione pugliese, che resta tra le più premiate nel prestigioso appuntamento annuale. Ieri, alla presentazione della 68esima edizione della Guida Michelin Italia c’è stato un nuovo record di qualità per la gastronomia in Italia, uno dei campi in cui il Bel Paese eccelle senza indugi. Quest’anno più che mai, ancora tanti giovani chef premiati con le stelle, 20 sotto i 35 anni, e in totale un numero eccezionale di nuove stelle, 40, anche in piccole località di provincia. Nella classifica delle stelle per regioni, la Lombardia mantiene la leadership grazie ai 59 ristoranti, la Campania si conferma al secondo posto con 48 ristoranti, sul terzo gradino del podio troviamo il Piemonte con 44 ristoranti. La Puglia si conferma al decimo posto, mettendo dietro altre 8 regioni: 11 ristoranti con 1 stella Michelin e 1 riconoscimento Bib gourmand
Sono Lecce e Trani le città più virtuose nelle ristorazione pugliese, con quattro ristoranti premiati (due per parte). Salento e Bat ancora leader della qualità gastronomica, assieme alla provincia di Brindisi e subito dopo quella di Bari. Degnamente rappresentate anche le province di Foggia e Taranto. Manca ancora un ristorante stellato nel capoluogo di regione. I premiati sono Bros’ e Primo Restaurant a Lecce, mentre Casa Sgarra e Quintessenza a Trani. Nella provincia di Brindisi ci sono Cielo ad Ostuni, Già sotto l’arco a Carovigno e Due camini a Savelletri. In provincia di Bari, Pashà a Conversano e Angelo Sabatelli a Putignano. In provincia di Taranto, Casamatta a Manduria. In provincia di Foggia, Porta di Basso a Peschici. In Basilicata, invece, rinnovata fiducia alla qualità proposta da Don Alfonso a Lavello (Potenza) e a Vitantonio Lombardo a Matera. Il Bib gourmand è andato a Coquus di Lucera (Foggia).
La Stella Michelin viene assegnata ai ristoranti che offrono una cucina d’eccellenza. Per assegnare il riconoscimento, si tengono conto di 5 criteri: la qualità degli ingredienti, l’armonia dei sapori, la padronanza delle tecniche, la personalità dello chef espressa nella sua cucina e, cosa altrettanto importante, la coerenza nel tempo e dell’intero menù. Oltre a cercare nuove Stelle, la guida rivaluta continuamente i ristoranti già stellati per garantire agli ospiti lo stesso elevato livello culinario. Il Bib Gourmand, infine, è il riconoscimento per il grande valore e mette in evidenza una cucina semplice ma abile a un prezzo accessibile.