«Andrò in pensione dalla Regione. Lavorerò per Decaro». Torna a fare il magistrato? «Il desiderio cìè sempre. Nel mio caso non c’è il divieto di “porte girevoli”». Il botta e risposta del governatore della Puglia Michele Emiliano emerge come chiosa finale di un dialogo post dibattito sull’autonomia differenziata. Con la fine del secondo mandato da presidente della Regione, il tema del futuro politico del leader barese è oggetto di ricorrenti interpretazioni, fondate sull’incertezza alimentata dalle dichiarazioni del diretto interessato.
Nei giorni scorsi, durante un collegamento con l’evento Metropolis, Emiliano aveva paventato un suo possibile «ritiro da vincente», dopo aver trionfato in ben quattro elezioni di fila (due volte sindaco di Bari e due volte governatore pugliese). Ieri è tornato sull’argomento, indicando il termine del suo percorso politico nel 2015, quando terminerà il secondo mandato in Via Gentile. Di fatto, se dovesse realizzarsi questa ipotesi, verrebbero meno le alternative che si erano profilate nei mesi passati: o il terzo mandato o una candidatura alle Europee.
gazzetta mezzogiorno