Menu Chiudi

«COLTO E MANGIATO»: IN TAVOLA A NEW YORK I PROFUMI E I SAPORI DEL GARGANO

La provocazione è arrivata dagli States: a lanciarla è Pasquale Martinelli, originario di Mola di Bari e da anni residente a New York, executive chef dell’”Alloro private culinary concierge”, una vera e propria Ambasciata del sapori di Puglia. «Perché non portate il vostro progetto nella “Grande Mela”? Una bella e accattivante provocazione per il team di “Colto e Mangiato”, laboratorio eno-gastronomico promosso dal cultural manager Tony Augello e dallo chef Massimo Di Maggio di “Tenuta Chianchito”.

Ed eccoli i “nostri” sbarcare all’ombra dei grattacieli di Manhattan e lanciarsi nella sfida più pazza e istrionica del loro progetto di food lab accompagnati dal social media marketing Francesco Placentino che, con i suoi storytelling, ha “raccontato” la trasferta. «Siamo partiti con tanta adrenalina in corpo ma anche con tante paure – commenta Augello -. Un po’ per la incombenza della trasferta, e le sue problematiche, tra tutte come far arrivare la materia prima, cioè i prodotti, negli Stati Uniti. Fondamentale è stata la sinergia con chef Martinelli, macchina da cucina senza eguali e serio professionista. Ci ha accolti, formati all’esperienza e “provocati” nel senso giusto. Quanto basta per dare il massimo».

Con la materia prima giunta dall’Italia, al team di “Colto e Mangiato” non è rimasto altro che trovare sul posto ortaggi e verdure. «Ci si è accapponata la pelle – ammette chef Di Maggio -: una busta di melanzane ci è costata l’equivalente di 80 euro. Cifre proibitive per un prodotto comunque di qualità proposto da agricoltori della Contea».

«Massimo e Tony? “Brava gente”», commenta chef Martinelli raggiunto al telefono. «Hanno dato il massimo e hanno ben rappresentato il Gargano. Un’esperienza da ripetere».

E per gli ospiti del food lab in terra newyorkese, i “nostri” hanno scelto un menù a filiera tutta pugliese.

Prologo con una pettola bollente e croccante con zucca ed erbe aromatiche, e pane fatto in casa con grano “Senatore Cappelli” per accogliere l’olio extravergine d’oliva del Gargano appena molito e inviato a chef Martinelli qualche giorno prima tramite corriere espresso da Tenute Donna Vittoria e Agribio Trotta. A seguire pancotto con verdure stagionali, orecchiette di grano arso realizzate direttamente dai partecipanti, melanzane ripiene vegane sempre realizzate sempre dai partecipanti. Gran finale con mela cotogna al forno caramellata su crema di ricotta di bufale dell’Azienda agricola “Il Parco”. Inutile dirlo: New York li ha promossi.

gazzettamezzogiorno