Il Parco nazionale del Gargano sta procedendo alla redazione del nuovo Piano antincendio boschivo, avvalendosi anche del Disspa – Dipartimento di Scienze del Suolo dell’Università ‘Aldo Moro’ di Bari, col quale è già stato sottoscritto un accordo di collaborazione.
Il nuovo piano ha tra i suoi obiettivi principali quello di aggiornare la cartografia delle aree oggetto d’interesse in base alla loro viabilità, alla loro accessibilità per tipologie diverse di mezzi, alle linee elettriche e ai punti di approvvigionamento idrico in esse esistenti, ai tracciati spartifuoco, ai punti di avvistamento e alle basi utili ai mezzi terrestri e aerei.
E’ inoltre all’attenzione dell’Ente la possibilità di riadeguare infrastrutture esistenti nell’area protetta al fine di affermare ulteriori presidi interforze (caratterizzati dalla presenza di carabinieri forestali, vigili del fuoco e Arif) che possano rappresentare la risposta più utile, ovvero più efficace ed efficiente, alle esigenze delle attività di prevenzione e di contrasto agli incendi boschivi.
Un obiettivo, questo, condiviso con il Comando dei vigili del fuoco della provincia di Foggia e perseguito grazie alla sinergia interistituzionale che, sotto il coordinamento della Prefettura di Foggia, vedrà coinvolti l’Ente parco nazionale del Gargano (che si è già predisposto – nell’ambito del suo piano Aib – a impegnare risorse finanziarie per riadattare le infrastrutture necessarie) e la Regione Puglia.
“L’aggiornamento del piano Aib rientra tra le azioni che l’ente parco pone periodicamente in essere per affermare azioni di prevenzione, ma anche di contrasto del drammatico fenomeno degli incendi boschivi che gravemente affligge anche il nostro territorio”, spiega il presidente dell’Ente Parco, Pasquale Pazienza. “Con esso, attraverso l’individuazione delle aree suscettibili di maggior rischio d’incendio e di adeguate azioni di prevenzione, l’ente mira a rendere operativi una serie di ‘fattori scudo’ con cui perseguire la mitigazione del problema degli incendi boschivi e tentare di assicurare una maggior tutela del territorio”.