Arriveranno presto in Capitanata altri 15 agenti. Un numero che, unito ai 25 già aggregati dall’inizio dell’anno, non arriva a integrare le 50 unità in più che erano state promesse dalla ex ministra dell’Interno Lamorgese, dopo la visita di inizio anno a Foggia per l’allarme criminalità.
L’aula magna della Questura di Foggia ha ospitato l’assemblea provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia), la più grande rappresentanza di base del personale della Polizia di Stato e la terza forza sindacale del comparto sicurezza e difesa. Ai lavori, coordinati dal segretario generale provinciale Siap, Matteo Ciuffreda e aperti dal saluto del Questore, Ferdinando Rossi, ha partecipato il Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap.
Al centro dell’incontro, la discussione su alcuni temi fondamentali per il futuro della Polizia, a partire dal rinnovo del contratto di settore, per passare dalle pensioni e dalla previdenza integrata, dalle relazioni sindacali, dall’accordo quadro, dalle criticità nei concorsi interni e l’esigenza di introdurre il riconoscimento del disagio psicologico di tipo non patologico per il personale dipendente, perché l’attuale regolamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza espone gli agenti che vogliono sottoporsi a visita psicologica al rischio di una diagnosi che comprometta la loro permanenza in servizio.
«Il Siap qui a Foggia – ha sottolineato Tiani – come in altre assemblee sul territorio nazionale, intende illustrare al personale il contenuto della nuova Legge di Bilancio. In una nota congiunta con altri sindacati di Polizia, Carabinieri e Polizia Penitenziaria, abbiamo già commentato negativamente una manovra che non prevede investimenti economici adeguati per dare risposte alle gravi e urgenti problematiche che affliggono il Comparto Sicurezza».
Una situazione ancor più delicata nella terra della Quarta mafia «Stiamo cercando di sollevare l’attenzione delle istituzioni sul caso della provincia di Foggia, sia per la grave carenza di personale, sia perché non sono stati dedicati finanziamenti mirati a territori complessi come questo che pure vengono tenuti sotto costante osservazione dalla Commissione Antimafia per la drammatica espansione del fenomeno criminale. Rivolgo un invito a tutte le forze politiche, e al Prefetto di Foggia in particolare, affinché non si facciano passi indietro sull’istituzione del commissariato di Vieste, che riteniamo uno degli elementi essenziali di controllo del territorio nel nord della Puglia».
edicoladelsud