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GARGANO/ DALL’ALLUVIONE DEL 2014 “SPARITI” 80 MILIONI

 Nel 2014 la devastante alluvione sul Gargano che costò la vita a due persone: otto anni dopo non ci sarebbe traccia degli 80 milioni che furono stanziati per far fronte ai danni, in par­ticolare al comune di San Marco in Lamis dove vennero censite ben trenta frane che, ancora oggi, potrebbero rappresentare un pericolo per il centro abitato della cittadina dauna. Per questo motivo, il consigliere regionale di Forza Italia Napoleone Cera ha depositato una richiesta di audizione in V commissione. «Non solo Ischia – spiega Cera, facendo riferimento ai recenti e tragici fatti di Casamicciola – i cittadini del Gargano hanno ancora impresse le immagini della devastante alluvione del 2014, a seguito della quale furono stanziati circa 80 milioni di euro per i danni subiti ed il comune di San Marco in Lamis, tra i più colpiti, presentò dei progetti per mitigare il ri­schio idrogeologico». Da allora, però, pare non essersi mosso niente, per questo Cera chiede chiarimenti «per sapere come mai siano inu­tilmente trascorsi tanti anni e in quali cassetti della Regione siano finiti i progetti per circa 8 milioni del comune garganico».

Cera ricorda quei giorni, «tristissimi per la Puglia, con quella devastante ondata di maltempo che mise letteralmente in ginocchio finterò Gar­gano. A seguito di questo evento, il Governo

stanziò svariati milioni di euro per far fronte ai danni subiti ed il comune di San Marco in Lamis presentò alla Regione Puglia, ente deputato per la gestione del dissesto idrogeologico, alcuni progetti per interventi urgenti di consolidamento e si­stemazione del dissesto idrogeologico per circa otto milioni di euro. Da quel momento, non si sa più nulla: è finito tutto nel dimenticatoio?».

«Mi appello alla sensibilità del presidente Cam­po – conclude Cera – affinché l’audizione sia inserita nel calendario dei lavori al più presto e che rincontro rappresenti il punto di partenza per riprendere l’iter dei progetti e salvaguardare e proteggere i cittadini ed il territorio».