Menu Chiudi

PESCHICI – CONSIGLIO COMUNALE, RISCHIO SCIOGLIMENTO. IL SINDACO TAVAGLIONE: “SO CHI METTE IN GIRO TALI VOCI”

Sono fiducioso circa l’esito delle indagini, è lo stesso sentimento del Prefetto. Ci aspettiamo sviluppi positi­vi, spero che arrivino anche a breve tempo”. E’ la se­conda volta in pochi giorni che il Sindaco di Peschici Fran­cesco Tavaglioneha commentato in questi termini lo sviluppo delle indagini in relazione all’incendio dei mezzi dei Carabinieri Forestali. La sensazione è che ci potrebbe essere una svolta da un momento all’altro.

E’ stato confermato che il Prefetto di Foggia Maurizio Valiantesin da lunedì ha convocato il Procuratore e i coman­danti provinciali delle forze dell’ordine. Ha voluto ascoltarli per avere maggiori notizie dell’accaduto e nel pomeriggio dello stesso giorno ha parlato a lungo con Tavaglione. I Ris hanno sequestrato del materiale da sottoporre agli esperti presenti nei laboratori di Roma. Il Sindaco ha confermato l’in­discrezione dell’azione compiuta da ignoti immortalata dal­le immagini delle telecamere di videosorveglianza. “Non so se dai video si evince se gli autori abbiano rifatto il percorso a ritroso oppure siano scappati per altra via di fuga – ha ag­giunto -. Le immagini ci sono – come detto -, sono al vaglio degli investigatori che stanno controllando frame dopo tra­me per non tralasciare nulla. Perquisizioni in città? Non lo so e comunque non potrei rilevare l’attività investigativa”.

A breve ci sarà un incontro con Maurizio Valiante, come già annunciato. “Siamo sulla stessa lunghezza d’idee, i pensieri coincidono – ha confermato Tava­glione -. Quali sono le mie sensazioni? Può darsi che i fatti rientrino nella casistica degli atti di reazione, ‘vendetta’, a presunti torti subiti. Purtroppo, nel passato questo tipo di pensiero, mentalità era comune – oggi affievolita – anche se

qualcuno pensa di risolvere le proprie cose nella maniera più sbagliata possibile. I Carabinieri Forestali non fanno altro che il proprio dovere. Diverso sarebbe se si trattasse di reazioni a un’attività investigativa più seria e quindi ci troveremmo di fronte a un atto di intimidazione di stampo mafioso, come per dire ai Carabinieri: ‘Fermatevi, fatevi i fatti vostri’. In ogni ca­so, abbiamo la necessità di individuare il responsabile o i re­sponsabili e che vengano puniti in maniera esemplare”.

“E’ un atto simile a quelli del recente passato”, ha aggiunto Tavaglione riferendosi agli incendi che hanno coinvolto i mezzi della nettezza urbana. “E allora potrebbe innescarsi il convincimento che è possibile tutto, che non si scopre mai nulla e temo che questo potrebbe diventare il momento giu­sto – per chi ha interessi più grandi – di poter entrare nel ter­ritorio di Peschici perché loro hanno accertato che non suc­cede nulla. Sono fiducioso anche perché possiamo dimo­strare che lo Stato c’è, è forte, è in grado di reagire e indivi­duare responsabili e responsabilità. Daremo un segnale ai cittadini perbene – la maggioranza – i quali potrebbero usci­re da questo sentimento attuale di rassegnazione, mentre per chi è abituato a delinquere dimostreremmo che abbia­mo le capacità di contrastare un certo tipo di comporta­mento”.

Sul lato più istituzionale anche il Sindaco è deciso a fare la sua parte. Nella mattinata di oggi, infatti, è stato convocato un Consiglio comunale monotematico: chi amministra la cit­tà ha avuto l’esigenza di riunirsi per produrre poi un docu­mento ufficiale di condanna. “Sto provando a organizzare una manifestazione che coinvolga il territorio, non è una que­stione che riguarda solo Peschici. Ci sono gli organi compe­tenti a svolgere indagini e a far rispettare la giustizia, la co­munità garganica ha il dovere di dare risposte con la parte­cipazione – anche se dovessi essere da solo – a una prote­sta pubblica: lo Stato, le forze dell’ordine vanno difese. Spe­ro di organizzare l’evento prima delle vacanze natalizie e coinvolgere i giovani affinché prendano coscienza di rispet­tare le istituzioni e il prossimo”.

Tavaglione, poi, ha risposto anche su voci insistenti – in re­altà circolate anche prima di questo episodio – rispetto a un possibile insediamento della Commissione di accesso agli atti a Peschici. “Ho una tranquillità assoluta, si tratta di una questione delicata. Notizie di questo genere arrivano da per­sone che vorrebbero che questo accadesse, ma stiano tran­quilli tutti, io non ho nessun problema-ha ribadito- Non ab­biamo nessuna attività di condizionamento dell’amministra­zione pubblica. Personalmente, non ho mai accettato la ben­ché minima richiesta che potesse condizionarmi. Smentisco eventuali voci che non fanno bene alla comunità. Non è nel­l’interesse del paese che venga fuori un chiacchiericcio co­sì poco prudente, entreremmo nel surreale”.

E ha poi aggiunto: “Chi si comporta in questo modo è assi­milabile a chi incendia i mezzi dei Carabinieri e a chi piazza le bombe sotto le auto dei sindaci, sono notizie completamente false e destituite da ogni fondamento. Quando andrò dal Prefetto parlerò di quello che sta accadendo – perché bi­sogna seguire i protocolli ufficiali – in quanto la comunità non deve subire il danno oltre la beffa. E comunque farò in modo che venga fuori chi commette queste bravate, chi fa previ­sione catastrofiche per Peschici. Sono soggetti che vanno fermati, sono molto pericolosi. So chi sono e mi assumerò la responsabilità di fare nomi e cognomi”.

“Chi ha dato questa notizia è ignorante, nel senso che non capisce il ruolo delle commissioni di accesso agli atti, e me­riterebbe lui di essere attenzionato. Sono basito rispetto a voci che possono creare nel paese, nella comunità ulteriore stato di confusione. Non vorrei che chi mette in giro queste voci fosse qualcuno interessato alle amministrative che si terranno la prossima primavera. Spero che non si arrivi a uti­lizzare strumenti e metodi subdoli, cattivi, denigratori per fare campagna elettorale. A Peschici l’amministrazione pub­blica non è stata mai condizionata, né oggi né nel passato. Nel 1996, c’era stato un tentativo di organizzazione pun­tualmente smantellato perché c’è stata una reazione. Se riu­scirò a venire a conoscenza di chi fa circolare queste voci non esiterei neanche un secondo dal denunciarlo. Si tratta di un personaggio o di personaggi di bassissima moralità. E che evidentemente hanno a cuore solo determinati interes­si e non le sorti della propria comunità. Mi rifiuto di credere che questa voce sia partita da Peschici, anche se tutto è pos­sibile. Gli atti amministrativi, tutti, sono pubblicati, siamo un’amministrazione trasparente. Ripeto, voglio escludere che si tratti di strategia politica da parte di chi – legittimamente – vorrà concorrere per governare la città: così ha so­lo dimostrato le sue dubbie qualità. Voglio pensare che si tratti di uno o più individui che non hanno equilibrio mentale. Sono come i piromani, che senza un motivo alcuno deter­minano un incendio boschivo. Si divertono a creare un clima di tensione e terrore. Ma non rientra nella legalità ed è uno strumento non legittimo, oltre che di pessimo gusto”, ha con­cluso Tavaglione.

l’attacco

PESCHICI – CONSIGLIO COMUNALE, RISCHIO SCIOGLIMENTO. IL SINDACO TAVAGLIONE: “SO CHI METTE IN GIRO TALI VOCI”

Sono fiducioso circa l’esito delle indagini, è lo stesso sentimento del Prefetto. Ci aspettiamo sviluppi positi­vi, spero che arrivino anche a breve tempo”. E’ la se­conda volta in pochi giorni che il Sindaco di Peschici Fran­cesco Tavaglioneha commentato in questi termini lo sviluppo delle indagini in relazione all’incendio dei mezzi dei Carabinieri Forestali. La sensazione è che ci potrebbe essere una svolta da un momento all’altro.

E’ stato confermato che il Prefetto di Foggia Maurizio Valiantesin da lunedì ha convocato il Procuratore e i coman­danti provinciali delle forze dell’ordine. Ha voluto ascoltarli per avere maggiori notizie dell’accaduto e nel pomeriggio dello stesso giorno ha parlato a lungo con Tavaglione. I Ris hanno sequestrato del materiale da sottoporre agli esperti presenti nei laboratori di Roma. Il Sindaco ha confermato l’in­discrezione dell’azione compiuta da ignoti immortalata dal­le immagini delle telecamere di videosorveglianza. “Non so se dai video si evince se gli autori abbiano rifatto il percorso a ritroso oppure siano scappati per altra via di fuga – ha ag­giunto -. Le immagini ci sono – come detto -, sono al vaglio degli investigatori che stanno controllando frame dopo tra­me per non tralasciare nulla. Perquisizioni in città? Non lo so e comunque non potrei rilevare l’attività investigativa”.

A breve ci sarà un incontro con Maurizio Valiante, come già annunciato. “Siamo sulla stessa lunghezza d’idee, i pensieri coincidono – ha confermato Tava­glione -. Quali sono le mie sensazioni? Può darsi che i fatti rientrino nella casistica degli atti di reazione, ‘vendetta’, a presunti torti subiti. Purtroppo, nel passato questo tipo di pensiero, mentalità era comune – oggi affievolita – anche se

qualcuno pensa di risolvere le proprie cose nella maniera più sbagliata possibile. I Carabinieri Forestali non fanno altro che il proprio dovere. Diverso sarebbe se si trattasse di reazioni a un’attività investigativa più seria e quindi ci troveremmo di fronte a un atto di intimidazione di stampo mafioso, come per dire ai Carabinieri: ‘Fermatevi, fatevi i fatti vostri’. In ogni ca­so, abbiamo la necessità di individuare il responsabile o i re­sponsabili e che vengano puniti in maniera esemplare”.

“E’ un atto simile a quelli del recente passato”, ha aggiunto Tavaglione riferendosi agli incendi che hanno coinvolto i mezzi della nettezza urbana. “E allora potrebbe innescarsi il convincimento che è possibile tutto, che non si scopre mai nulla e temo che questo potrebbe diventare il momento giu­sto – per chi ha interessi più grandi – di poter entrare nel ter­ritorio di Peschici perché loro hanno accertato che non suc­cede nulla. Sono fiducioso anche perché possiamo dimo­strare che lo Stato c’è, è forte, è in grado di reagire e indivi­duare responsabili e responsabilità. Daremo un segnale ai cittadini perbene – la maggioranza – i quali potrebbero usci­re da questo sentimento attuale di rassegnazione, mentre per chi è abituato a delinquere dimostreremmo che abbia­mo le capacità di contrastare un certo tipo di comporta­mento”.

Sul lato più istituzionale anche il Sindaco è deciso a fare la sua parte. Nella mattinata di oggi, infatti, è stato convocato un Consiglio comunale monotematico: chi amministra la cit­tà ha avuto l’esigenza di riunirsi per produrre poi un docu­mento ufficiale di condanna. “Sto provando a organizzare una manifestazione che coinvolga il territorio, non è una que­stione che riguarda solo Peschici. Ci sono gli organi compe­tenti a svolgere indagini e a far rispettare la giustizia, la co­munità garganica ha il dovere di dare risposte con la parte­cipazione – anche se dovessi essere da solo – a una prote­sta pubblica: lo Stato, le forze dell’ordine vanno difese. Spe­ro di organizzare l’evento prima delle vacanze natalizie e coinvolgere i giovani affinché prendano coscienza di rispet­tare le istituzioni e il prossimo”.

Tavaglione, poi, ha risposto anche su voci insistenti – in re­altà circolate anche prima di questo episodio – rispetto a un possibile insediamento della Commissione di accesso agli atti a Peschici. “Ho una tranquillità assoluta, si tratta di una questione delicata. Notizie di questo genere arrivano da per­sone che vorrebbero che questo accadesse, ma stiano tran­quilli tutti, io non ho nessun problema-ha ribadito- Non ab­biamo nessuna attività di condizionamento dell’amministra­zione pubblica. Personalmente, non ho mai accettato la ben­ché minima richiesta che potesse condizionarmi. Smentisco eventuali voci che non fanno bene alla comunità. Non è nel­l’interesse del paese che venga fuori un chiacchiericcio co­sì poco prudente, entreremmo nel surreale”.

E ha poi aggiunto: “Chi si comporta in questo modo è assi­milabile a chi incendia i mezzi dei Carabinieri e a chi piazza le bombe sotto le auto dei sindaci, sono notizie completamente false e destituite da ogni fondamento. Quando andrò dal Prefetto parlerò di quello che sta accadendo – perché bi­sogna seguire i protocolli ufficiali – in quanto la comunità non deve subire il danno oltre la beffa. E comunque farò in modo che venga fuori chi commette queste bravate, chi fa previ­sione catastrofiche per Peschici. Sono soggetti che vanno fermati, sono molto pericolosi. So chi sono e mi assumerò la responsabilità di fare nomi e cognomi”.

“Chi ha dato questa notizia è ignorante, nel senso che non capisce il ruolo delle commissioni di accesso agli atti, e me­riterebbe lui di essere attenzionato. Sono basito rispetto a voci che possono creare nel paese, nella comunità ulteriore stato di confusione. Non vorrei che chi mette in giro queste voci fosse qualcuno interessato alle amministrative che si terranno la prossima primavera. Spero che non si arrivi a uti­lizzare strumenti e metodi subdoli, cattivi, denigratori per fare campagna elettorale. A Peschici l’amministrazione pub­blica non è stata mai condizionata, né oggi né nel passato. Nel 1996, c’era stato un tentativo di organizzazione pun­tualmente smantellato perché c’è stata una reazione. Se riu­scirò a venire a conoscenza di chi fa circolare queste voci non esiterei neanche un secondo dal denunciarlo. Si tratta di un personaggio o di personaggi di bassissima moralità. E che evidentemente hanno a cuore solo determinati interes­si e non le sorti della propria comunità. Mi rifiuto di credere che questa voce sia partita da Peschici, anche se tutto è pos­sibile. Gli atti amministrativi, tutti, sono pubblicati, siamo un’amministrazione trasparente. Ripeto, voglio escludere che si tratti di strategia politica da parte di chi – legittimamente – vorrà concorrere per governare la città: così ha so­lo dimostrato le sue dubbie qualità. Voglio pensare che si tratti di uno o più individui che non hanno equilibrio mentale. Sono come i piromani, che senza un motivo alcuno deter­minano un incendio boschivo. Si divertono a creare un clima di tensione e terrore. Ma non rientra nella legalità ed è uno strumento non legittimo, oltre che di pessimo gusto”, ha con­cluso Tavaglione.

l’attacco