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GARGANO VUOTO NONOSTANTE I VOLI «MA TANTE RICHIESTE PER L’ESTATE»

Lumiwings: «Diversi contatti con i tour operator». Ma d’inverno la Puglia turistica è solo nel Barese. Guglielmi: «Inutile provarci»

Gargano desolatamente vuoto, eppure c’è l’aeroporto che funziona. Il primo mega ponte «turistico» (Natale e Capodanno) da quando c’è l’aeroporto che funziona sta andando via esattamente come i precedenti. D’accordo, non c’è stato forse il tempo per organizzarsi. E poi se vogliamo i turisti (specie gli italiani) scelgono mete esotiche di questi tempi. Ma i tour operator non hanno escluso la Puglia tra le loro mete, anche se per i flussi turistici la regione comincia dalla provincia di Bari (e Valle d’Itria). Chi ci pure ci avevano provato a proporre una proposta alternativa, tipo il Gargano d’inverno, ha dovuto in corsa ricredersi. «C’era la possibilità di attivare collegamenti da Milano e Torino, sfruttando i collegamenti di linea della Lumiwings, ma abbiamo trovato la quasi totalità delle strutture chiuse ed a quel punto non è rimasta altro da fare che alzare bandiera bianca», dichiara alla Gazzetta Filippo Guglielmi, storico tour operator in Capitanata. «Richieste? Quasi nessuna per il Gargano», confermano anche dall’agenzia Berti viaggi. «Le strutture alberghiere sono chiuse – risponde Simona – la maggior parte degli operatori considera sia poco conveniente aprire gli alberghi per pochi giorni e soprattutto per pochi clienti che si dovessero affacciare. È un mercato ancora inesistente, nonostante i voli. Andrebbe stimolato, magari facendo più promozione delle località turistiche e così forse anche gli albergatori cambierebbero registro».

L’unico albergo aperto nell’area garganica (ma lo è tutto l’anno), è il Regio Hotel Manfredi che quest’anno beneficia del ritorno d’immagine per le iniziative organizzate a Manfredonia per vivacizzare il Natale sipontino. Ma è una mosca bianca nel panorama turistico invernale foggiano. «Abbiamo ancora poca disponibilità dal 30 dicembre al 2 gennaio -risponde Sipontina alla reception -la nostra clientela di questi tempi è soprattutto italiana, ma d’estate non mancano i turisti stranieri. Ci auguriamo anzi che i voli dall’aeroporto Gino Lisa intensifichino i flussi. Stiamo ritornando alla normalità dopo la pandemia, l’aspetto più importante a mio avviso».

Dunque turisti pochi, il traino dei voli almeno in questa prima fase non ha funzionato. Mancata pubblicizzazione, poca propensione alla novità, scarsa elasticità nel modificare la pianificazione aziendale le ragioni principali. «Non ci sono eventi – precisa Guglielmi – a Vieste in questo periodo funziona solo qualche bed&breakfast che resta regolarmente aperto ma per qualcuno di passaggio. Le iniziative si contano sulle dita di una mano, negli altri centri del Gargano è più o meno lo stesso e comunque non si fa promozione del territorio. Quei turisti che avremmo potuto intercettare da Milano e da Torino ci dicono proprio questo: per venire a far cosa?».

La situazione potrebbe però cambiare dalla primavera, alla Lumiwings scaldano i motori dei due Boeing sulla pista del Gino Lisa: «Abbiamo ricevuto tantissime richieste dai tour operator per dare inizio ai collegamenti turistici -risponde Chiara Rebughini, responsabile commerciale della compagnia – le richieste per questa zona non mancano, il Gargano viene considerata soprattutto come una meta turistica anche se c’è molto d’altro. Siamo curiosi di capire quale flusso potrebbe essere attivato dalla vendita di pacchetti, è un ragionamento che comin-ceremo a fare con i tour operator agli inizi del nuovo anno».

gazzetta capitanata