L’ultimo lavoro del Boss è un grande omaggio al suo passato e a ciò che lo ha avvicinato alla musica. Questi quindici classici del soul riproposti dalla rockstar ci ricordano che la grande musica (e i grandi artisti) reggono alla grande la prova del tempo. Bruce Springsteen ha deciso di guardarsi indietro, tornando alle sue radici musicali per costruire un progetto molto personale. Only the Strong Survive è un disco che il Boss sente così suo da non aver voluto coinvolgere neanche la sua fida E Street Band. È come se Springsteen, a 73 anni, abbia sentito il bisogno di spogliarsi per un attimo del vestito da leggenda del rock per tornare a una dimensione più intima, fatta di classici soul che non hanno bisogno di venire ribaltati nella struttura o reinventati nel testo per dire qualcosa di nuovo. Il motivo è semplice ed è esplicitato già nel titolo del disco: ciò che è davvero forte alla fine rimane, senza dover subire aggiornamenti forzosi. Sia Springsteen che i brani che ha scelto hanno lo stesso destino: essere in grado di essere più forti del tempo che passa.
IN ASCOLTO: Bruce Springsteen – Only the Strong Survive
KEKKO PENNNELLI