Verrà presentato ufficialmente nella sala consiliare della Camera di commercio il disciplinare della “Dop Pomodoro di Puglia” per la valorizzazione del pomodoro ed il rilancio dell’economia foggiana. «H 40 percento del pomodoro italiano – informa Coldiretti – proviene proprio dalla Capitanata che da sola produce il 90% del pomodoro lungo».
«Con il rincaro dei costi energetici che si è trasferito a valanga sui costi di produzione, quest’anno produrre un ettaro di pomodoro lungo – denuncia Coldiretti Puglia – è costato agli agricoltori in media 3.500 euro in più, mentre allo scaffale si paga più la bottiglia che il pomodoro. In questo scenario lo strumento della DOP diviene un elemento importante affinché venga riconosciuto il giusto prezzo al prodotto ed il corretto valore dato dall’origine in etichetta per salvaguardare i produttori ed i consumatori, con il marchio comunitario che rappresenta un plus in termini di distintività.
La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’in- temo di una filiera del Sud Italia – riferisce Coldiretti Foggia – sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria coltivati su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania si coltivano 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari».
La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Foggia – con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).