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FOGGIA/ 447 IMPRESE IN PIÙ NEL 2022 (+0,62%), CRESCE IL COMPARTO COSTRUZIONI (+51 IMPRESE). POSITIVO IL SALDO DI VIESTE (+20), APRICENA (+19), SAN NICANDRO GARGANICO (+17), RODI GARGANICO (+14), PESCHICI (+11). ISOLE TREMITI (+10).

In Capitanata, in linea col trend nazionale, rallenta la nascita di nuove imprese ed aumentano le chiusure
Foggia, 30 gennaio 2023 – Al Registro Imprese della Camera di Commercio di Foggia, alla data del 31 dicembre 2022, risultano iscritte 71.325 imprese, di cui 63.069 attive. Nel corso dell’anno 2022 si sono iscritte 3.659 imprese e se ne sono cancellate 3.212, con un saldo positivo di 447 imprese ed un tasso di crescita pari allo +0,62% (tasso di crescita regionale +1,20%, tasso di crescita nazionale +0,79%), in calo rispetto a quello dello scorso anno (+1,86%).
Come anticipato da Unioncamere nazionale ed in linea con il trend nazionale, sono diminuite le iscrizioni e sono aumentate le cancellazioni.
L’analisi di settore mostra saldi in negativo per i settori “agricoltura” (-74), “attività manifatturiere” (-62), “alloggi e ristorazione” (-89) e “commercio” (-323), mentre crescono le “costruzioni” (+51) e le “attività professionali” (+44) probabile effetto delle proroghe di bonus e superbonus nel comparto dell’edilizia.
A livello dei singoli comuni, positivo il saldo di Foggia (+103), Cerignola (+91), Orta Nova (+23), Stornara (+22) Vieste (+20), Apricena (+19), San Nicandro Garganico (+17), Poggio Imperiale (+15), Castelluccio dei Sauri (+14) Rodi Garganico (+14), Peschici (+11)., Isole Tremiti (+10). Negativo il saldo per il comune di Manfredonia (-26 imprese). Più o meno invariata rispetto allo scorso anno la situazione nei rimanenti comuni.
Per il Presidente dell’Ente, Damiano Gelsomino: “I dati della natimortalità 2022 confermano la tenuta del tessuto economico di Capitanata ma evidenziano, con la crescita importante delle cessazioni, le difficoltà che le nostre imprese si trovano ad affrontare in un contesto caratterizzato dall’aumento dei costi energetici e dalle dinamiche di mercato che riflettono le vicende internazionali. Tutto ciò impone alle Istituzioni ed alle Associazioni di categoria di individuare e di mettere in campo tutte le misure necessarie a supporto delle imprese per innovare e cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale ed ecologica che potranno consentire di affrontare le difficoltà dei mercati”