20 pale eoliche, alte 265 metri da piantare in 295,4 chilometri quadrati di mare in Molise, tra Termoli e le Isole Tremiti. È quello che vuole realizzare la Maverick srl, una società milanese nata pochi mesi fa con capitale sociale di 2.500 euro.
L’ecomostro off shore sarebbe è una minaccia disastrosa per l’economia del mare, tra pesca e turismo, e un grosso rischio per la sicurezza pubblica, per il cavo elettrico che attraverserebbe i centri abitati per trasportare un quantitativo di corrente dieci volte superiore a quelli che necessiterebbe una fabbrica come la Fiat, ora Stellantis.
Di questo si è parlato questa mattina a Termoli, in un incontro promosso da “La Casa dei diritti”, Federcoopesca Molise, Consorzio Termolisemare, Assonautica, Amici del porto di Campomarino, associazioni ambientaliste e d’impegno sociale. Gli interventi che vi proponiamo sono quelli di Laura Venittelli, avvocato giuslavorista termolese, già parlamentare del Pd: di Antonio Dirocco, presidente del Consorzio”Termolisemare”, già assessore regionale all’agricoltura del Molise, insieme alla voce di un pescatore. All’incontro, seppure invitati, non si sono presentati i rappresentanti della Regione Molise, i parlamentari molisani Lanzellotta, Della Porta, Lotito e Cesa.