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AUTO GREEN/ SORGERA’ IN CAPITANATA UNA FABBRICA DI BATTERIA A LITIO

Il futuro della mobilità sostenibile e «green» passa anche dalla Puglia, in particolare dal Foggiano, dove é stata individuata l’area sulla quale sorgerà un nuovo stabilimento.

Nonostante rUnione europea abbia rinviato il voto sullo stop delle auto inquinanti a partire dal2035, non è stato però bloccato il progetto di trasformare il Sud Italia nella fabbrica del futuro: «Siamo certi – spiega Marco Barone, ceo di Mzz.Industries – che questo slitta­mento non possa impedire alle nuove tecnologie di imporsi per salvaguarda­re l’ambiente e quindi per migliorare la vita dei nostri figli. Siamo insomma arrivati a un punto di non ritorno, la strada è segnata e il nostro sogno è quello di far nascere in Puglia uno sta­bilimento che sia riferimento in tutto il mondo per ovviare alla cronica carenza di quella componentistica necessaria per le auto elettriche e a idrogeno che oggi rappresentano solo il 5/6% del mercato. Una percentuale ancora trop­po bassa sulla quale pesa propria la difficoltà di reperire quel materiale».

Il progetto è da oltre 120 milioni di

euro, soldi già raccolti grazie all’inter­vento di advisor svizzeri e inglesi e all’avvio di un capitai venture che ha raccolto imprenditori disposti a scom­mettere sullo sviluppo, in termini di innovazione e attrattiva, dell’automotive: «L’idea è più che avviata -spiega Barone – abbiamo individuato nella zo­na di Monte Sant’Angelo, a due passi da Manfredonia, i terreni dove un tempo sorgeva l’Enichem. Il business pian, che si svilupperà nel giro di cinque anni, prevede la nascita, proprio in quella zona, di ima fabbrica che produca bat­terie al litio e, una volta terminata la sperimentazione, anche al grafene. Le batterie sono elementi essenziali per avviare la diffusione di sistemi alter­nativi alla benzina e al diesel. Essen­ziali ma oggi quasi introvabili».

In Puglia, nel 2023, le persone senza lavoro saranno oltre 4mila in più, con un incremento del 2,4% rispetto al 2022. La previsione della Cgia di Mestre, che ha analizzato e quindi elaborato i dati depistate le previsioni di Prometeia, non è affatto rassicurante: «Non lo è per nulla -afferma Barone. – e non lo è so­prattutto per i giovani. Nello stilare il progetto abbiamo voluto considerare anche questo elemento che inevitabil­mente ha pesato sulla scelta logistica. Nei prossimi mesi, e comunque entro quest’anno, assumeremo 150 persone, puntando molto sulle nuove leve da for­mare e quindi far crescere all’interno dell’azienda. Poi, entro il 2027, la forza lavoro raggiungerà ima quota ragguar­devole: 700 dipendenti da inserire, a vari livelli, in quest’attività che, dicia­mo così, vuole far nascere quella che amo definire la Fiat del Sud 4.0».

I veicoli elettrici, secondo recenti sti­me, saranno, entro tre anni, il 30% del mercato. Percentuale che salirà, entro cinque anni, al 50%: «Non è più una questione di sé ma di quando -sostiene Barone. In attesa delle decisioni di Bru­xelles, siamo comunque convinti che, da qui a 15 anni, le auto inquinanti spariranno e allora credo che sia op­portuno farsi trovare pronti all’appun­tamento. In questa fase, oltre alla ne­cessità di rafforzare la componentisti­ca, è necessario migliorare in alcuni aspetti: incrementare i chilometri di autonomia e ridurre i consumi, puntare al next level di efficienza con l’uso di motori ibridi elettrico/idrogeno e l’ap­plicazione rapida di tecnologie innova­tive e già disponibili che creano valore. Questo è il lavoro che ci attende nei prossimi mesi».