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EMERGENZA GARGANO: NON BASTA CONDANNARE È NECESSARIO CHE TUTTI FACCIANO LA LORO PARTE

Il WWF Foggia sul vile l’atto intimidatorio perpetrato nei confronti del Capo Settore Forestale del Consorzio di Bonifica del Gargano chiede un tavolo istituzionale per reprimere l’illegalità diffusa

          Riguardo l’ennesimo attentato intimidatorio registrato sul Gargano la nostra associazione esprime massima solidarietà al dirigente del Consorzio di Bonifica del Gargano ma anche a tutti i cittadini che ogni giorno si espongono in prima persona in difesa della legalità in Provincia di Foggia.

          La solidarietà e la condanna di tali gesti però non bastano occorre che tutti facciano la loro parte, sia per sconfiggere l’omertà e il silenzio ma anche nel cercare di reprimere la “sfacciataggine” di chi usa la violenza contro i cittadini indifesi che denunciano.

Il Promontorio è soggetto, da tempo immemore, a quella che potremmo definire “connivenza all’illegalità”; molte situazioni appaiono “invisibili” soprattutto alle istituzioni locali, “assuefatte” e cosi recinzioni abusive, costruzioni abusive e a volte anche manifestazioni abusive, vengono inserite in quel mondo del “c’è, esiste” e, come diceva Peppino Impastato, “tutte le cose anche le peggiori una volta fatte trovano una logica o una giustificazione per il solo fatto di esistere”, ma non è così. Potremmo elencare tanti casi denunciati dal WWF in questi anni, occupazione e trasformazione di suolo, distruzione di habitat naturali, pascolo abusivo, bracconaggio o pesca di frodo etc. in cui abbiamo avuto riscontro dall’Unione Europea ma raramente dai sindaci coinvolti.

          In questo status di emergenza le forze dell’ordine intervengono prontamente, e non ci stancheremo mai di ringraziarli, ma forse non bastano; ci chiediamo infatti se i vari reparti raggiungono la dovuta dotazione organica di agenti o sono sotto organico, o se sono dotati di tutti i mezzi strumentali e tecnici sufficienti per controllare un territorio cosi vasto ed aspro com’è il Gargano.

Pertanto chiediamo agli esponenti politici del territorio una rapida convocazione di un tavolo istituzionale a livello provinciale che valuti l’illegalità diffusa sul Gargano e i reati ambientali, sempre in aumento, e che soprattutto realizzi un piano strategico per ripristinare la legalità ma soprattutto per evitare altri casi come questo subito da un nostro concittadino.