“Emiliano metta mano al portafoglio e, anziché sperperare denaro pubblico come nel caso dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante o nel destinare spiccioli per l’abbattimento delle liste di attesa, si faccia carico del rilancio di Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, a margine della Commissione Sanità svoltasi a Bari. “Casa Sollievo della Sofferenza è una eccellenza che va salvaguardata. Stamane abbiamo avuto modo di audire, tra gli altri, il direttore generale dell’ospedale che ha illustrato alcuni dei punti del piano industriale in itinere che prevede, tra l’altro, il blocco del turnover, con assunzioni di circa 200 unità a fronte di circa 500 pensionamenti nel prossimo triennio. Un aspetto sul quale, tuttavia, chiediamo alla direzione generale una mitigazione, considerati gli utili che si dovrebbero generare nel terzo anno del piano, anche alla luce della dichiarata volontà di ampliare l’offerta specialistica. La Regione, dal canto suo, deve rendersi conto di alcuni dati semplici e incontrovertibili: l’Ospedale di San Giovanni Rotondo sfora il tetto di spesa perché, come suo dovere, eroga prestazioni spesso andando a sopperire alle carenze di altri ospedali. In più genera mobilità attiva da altre regioni italiane e dall’estero producendo addirittura utili che non gli vengono però riconosciuti. L’assessore Palese deve mettere in campo tutti gli sforzi possibili per sostenere un ospedale che, nei giorni scorsi, è stato collocato al 33esimo posto nella classifica dei migliori ospedali italiani, primo del Sud Italia, stilata dalla rivista americana “Newsweek”. Peccato che nella Puglia della sanità colabrodo di Emiliano, l’ospedale sia classificato come di primo livello anziché di secondo”, conclude De Leonardis.
Cera: “Meno personale in futuro, risposte deludenti”
Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera.“Non ci lasciamo affascinare dalla bellezza delle parole, quando i numeri raccontano una realtà ben precisa: con i pensionamenti e un turn over che si attiverà solo per il 35% delle posizioni, ci saranno 300 dipendenti in meno nell’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo. E’ quanto è emerso oggi durante l’audizione che ho richiesto in Commissione sanità. Il direttore generale della struttura ha definito il meccanismo “uso intelligente del turn over”, ma che tradotto significa: meno personale nell’ospedale più i riverberi occupazionali sull’indotto. Sulla questione della riduzione dei posti letto, la teoria esposta è la seguente: poiché a “Casa sollievo” si supera la media regionale e nazionale della degenza media dei pazienti, puntiamo a ridurla e, di conseguenza, il taglio ai posti letto sarà “indolore”. Sic! E ancora: si prevedono per i prossimi anni 51 milioni di euro di prestazioni erogate in più (come riuscirci non è dato saperlo, visto che ci sarà meno personale in servizio). Non ci accontentiamo, quindi, di queste risposte: innanzitutto perché sono deludenti, specie per quanto concerne il personale; poi perché vogliamo verificare se ci sarà effettivamente un potenziamento dei servizi erogati. L’ospedale di San Pio è un’eccellenza per la Puglia e per l’Italia e la sua mortificazione danneggerebbe enormemente la popolazione del Gargano, che potrebbe essere costretta, in caso di depauperamento, a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere un ospedale. Non consentiremo. Non mollo”./ comunicato
L’on. Gatta interroga
ministro della Salute Schillaci: “Necessario garantire la struttura”
Nota dell’on. di Forza Italia, Giandiego Gatta. “Sullo stato attuale e sulle prospettive per l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo ho depositato, assieme ai colleghi Patriarca e Rubano, un’interrogazione diretta al ministro della Salute Schillaci. Come è ormai noto, l’ospedale sta affrontando una grave crisi econo- mico-fìnanziaria per la scarsa assegnazione di finanziamenti che potrebbe avere effetti nefasti: gli interventi correttivi ipotizzati per raggiungere il
pareggio di bilancio entro H 2024 e un primo utile nell’anno successivo porterebbero a una notevole riduzione di posti letto, al mancato finanziamento della cardiochirurgia, ai rischi sul rinnovo dei contratti a tempo determinato oltre che alla mancata applicazione del nuovo contratto della sanità pubblica per il personale in i servizio. La situazione appare particolarmente confusa e mancano precise indicazioni anche sulle prospettive occupazionali. Queste previsioni, ancorché giustificate da vin-1 coli finanziari e di bilancio, determineranno comunque una riduzione del personale a causa dei pensionamenti previsti I per i prossimi anni: si parla di ‘ circa 500 unita che non verranno compensate da nuove assunzioni. Ma non solo: è in agenda anche il taglio dei posti letto attualmente utilizzati.
È evidente che sia urgente un intervento determinato del governo, per quanto di sua competenza (e sarebbe il caso che anche la Regione desse risposte sul punto!), non solo per dare certezze sul fronte occupazionale, ma soprattutto per non compromettere il servizio sanitario erogato ai cittadini. Pertanto, ho chiesto al Ministro, unitamente ai citati colleghi, cosa intenda fare per dare delle risposte al Gargano e a tutta la Capitanata (ma non i solo!), mettendo in sicurezza il futuro di un fiore all’occhiello della sanità regionale come l’ospedale di Padre Pio”.