Menu Chiudi

SANITA’ – STOP ANALISI IN ESENZIONE. IN PUGLIA SI APRE IL CAOS DEI LABORATORI PRIVATI. NIENTE PRENOTAZIONI DAL 27 MARZO. LA SERRATA A FINE GIUGNO

I laboratori privati pugliesi da lunedì 27 marzo sospenderanno «le prenotazioni delle analisi in esenzione successive al 30 giugno 2023 ovviamente garantendo tutto ciò che è già stato prenotato dagli assistiti alla data odierna». Lo an­nunciano le sigle sindacali Confcommercio Sani­tà Puglia, S.Na.Bi.L.P. Puglia e Lanap. La que­stione è legata alla riorganizzazione dei laboratori di analisi privati che, secondo una norma statale, devono essere accorpati se effettuano meno di 200mila prestazioni all’anno.

La decisione di sospendere le prenotazioni è stata presa «nella convinzione che non trattasi di una mera difesa di interesse di categoria – dicono i sindacati – ma della tutela del diritto alla salute e dei servizi di assistenza sanitaria territoriale che va salvaguardato a beneficio di tutti i cittadini pugliesi e soprattutto quelli che si trovano in stato di particolare fragilità trattandosi di offerta di prestazione sanitaria rientrante nei livelli essen­ziali di assistenza (Lea)».

INDICE PUNTATO CONTRO L’AMMINI­STRAZIONE REGIONALE -1 sindacati contestano anche la determina regionale del 27 febbraio scor­so «che ha lo scopo di individuare le reti di la­boratorio esistenti in Puglia per poterle quindi contrattualizza­re e al fine garantire al cittadino la possibilità di fare gli esami in esenzione» ma che «reintroduce una serie di anomalie che il Con­siglio regionale ha già censurato nel 2022».

«Gli esami di laborato­rio – aggiungono – for­niscono un servizio di pubblico interesse per­ché evadono le richie­ste di esami sul terri­torio per l’80% delle diagnosi». «La politica regionale intervenga con urgenza», conclu­dono, altrimenti «sa­ranno a rischio circa 2000 posti di lavoro e i laboratori attualmente presenti sull’intero ter­ritorio regionale», e «saranno a rischio le prenotazioni già effet­tuate che non potranno essere soddisfatte met­tendo in grave difficol­tà le strutture».

E dopo l’annuncio dei laboratori privati di vo­ler sospendere gli esami con esenzione, è stata convocata per lunedì la riunione della sottocom­missione in Consiglio regionale che è impegnata sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi accreditati. Alla riunione sono stati in­vitati a partecipare anche l’assessore alla Sanità Rocco Palese e il dirigente del servizio strategie e governo dell’assistenza ospedaliera – gestione dei rapporti convenzionali del Dipartimento Salute Vito Carbone.

MOBILITAZIONE DEI CONSIGLIERI REGIO­NALI – «Dopo la decisione del governo centrale – spiegano i consiglieri componenti della sottocom­missione – di impugnare innanzi alla Corte Co­stituzionale l’articolo 23 della legge 30/2022 con cui la Regione ha chiarito che la soglia di pro­duttività delle 200mila prestazioni annue neces­sarie per mantenere l’accreditamento, debba es­sere riferita alla rete complessiva e non alla sin­gola struttura, riteniamo opportuno che la Regio­ne Puglia si costituisca nel giudizio innanzi alla Corte Costituzionale al fine di difendere la co­stituzionalità della norma approvata in linea con i poteri e l’autonomia che la Costituzione gli ri­conosce. Dai documenti inviati dal Dipartimento Salute all’avvocatura regionale e trasmessi alla Commissione Sanità dalla stessa avvocatura, sembra invece che il Dipartimento voglia «sug­gerire» l’inopportunità di costituirsi nel giudizio innanzi alla Corte costituzionale. Una decisione che come legislatori non possiamo accettare, dal momento che la norma in questione non sembra discostarsi dalla normativa statale e, pertanto, non sembrano configurarsi violazioni dei principi fondamentali costituzionali. Per questo abbiamo preparato un documento che invieremo al pre­sidente della giunta Emiliano e alla sua giunta»

gazzettamezzogiorno