«L’ambizione è quella di estrarre la Provincia di Foggia dalle secche dell’irrilevanza geopolitica degli anni trascorsi e trascinarla nel mare aperto della rinascita e di un nuovo decollo economico e sociale che la renda competitiva con le altre aree dinamiche della Puglia e dell’Italia meridionale». Con queste parole il presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti eletto il 30 gennaio scorso, ha tracciato durante il consiglio provinciale del 29 scorso le linee programmati- che della sua amministrazione in materia di mobilità, turismo e ambiente: «Il nuovo piano strategico di viabilità provinciale di impianto intermodale dovrà tener conto della particolare morfologia territoriale e richiederà diverse tipologie di mobilità (gomma, ferro, mare, aria); il nuovo Piano ambientale – informa una nota di Palazzo Dogana – dovrà valutare l’impatto delle autorizzazioni di livello provinciale sugli ecosistemi dell’amplissimo e variegato territorio provinciale; il Piano Integrato sul turismo dovrà mettere in opera un sistema integrato che valorizzi le offerte del territorio sui diversi versanti, marino, montano, collinare e della piana; la governance per la transizione ecologica finalizzata al monitoraggio delle fonti rinnovabili soprattutto mirate nell’ambito dei settori dei rifiuti e dell’energia, onde avviare politiche di economia circolare e il Piano di aggiornamento in tema di sviluppo strategico del territorio per il monitoraggio delle linee di indirizzo industriali su vasta scala».
«Nelle linee programmatiche, al netto delle necessità contingenti, vanno anche riposti obiettivi di carattere strutturale, in un conduttore delle presenti linee programmatiche riflette in pieno il ruolo che la Provincia di Foggia deve interpretare nella difficile fase che attraversiamo sia sul piano sociale che sul piano economico, caratterizzata dai postumi di una congiuntura economica depressiva post-Covid, i cui riflessi recessivi si avvertono non solo nelle economie domestico-familiari, ma in larga scala anche sulla salute degli enti, avendone prospettato una gestione in austerity con il ricorso a tagli di spesa, a trasferimenti statali decurtati e dunque ad agibilità ridotta».
Alla seduta hanno preso parte la vice presidente, Nunziata Palladino e i consiglieri provinciali Roberto Augello; Lucrezia Cilenti; Antonio De Maio; Luigi Giurato; Miriam Maggi; Giuseppe Mangiacotti; Salvatore Prencipe; Rino Pezzano; Libera Liliana Rinaldi; Michele Sementino; Antonio Zuccaro; il segretario generale, Giacomo Scalzulli, la dirigente dei servizi finanziari, Rosa Lombardi e la funzionaria dell’avvocatura, Baldi. L’accapo è stato approvato a maggioranza. Il Consiglio ha approvato anche l’accapo relativo al riconoscimento debiti fuori bilancio per una somma complessiva di 721.265,44 euro per titoli esecutivi.