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“PROVINCIA SENZA TRIBUNALI, NON ABBASSIAMO LA GUARDIA” e’ L’APPELLO DEL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA RINASCITA DI FOGGIA

Il Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia «al fianco del Procuratore Ludovico Vaccaro» sollecita un intervento del go­verno, del ministro della Giu­stizia e dei parlamentari tutti che rappresentano il nostro territo­rio «per riorganizzare anche ter­ritorialmente il comparto giusti­zia in Capitanata, in modo da renderlo più adeguato ed effica­ce».

H coordinamento interviene nel dibattito aperto sulla crisi della giustizia in provincia di Foggia a causa dei presidi giu­diziari mancanti, per ricordare le «innume­revoli difficoltà che gli organi che ammi­nistrano la giustizia in Foggia e provincia devono affrontare quotidianamente per ga­rantire l’esercizio del terzo potere dello Stato, la Magistratura». «Nonostante il duro lavoro a cui è sottoposto il Procuratore della Repubblica, i magistrati e Finterà organizza­zione del Tribunale di Foggia, non si riescono a superare le difficoltà collegate alla cosiddet­ta riforma della Giustizia, sulla quale non si trova un accordo in Parlamento».

«Sembra infatti evidente – vie­ne rilevato – che uno degli ele­menti che potrebbero servire alla riduzione del carico di processi sull’unico Tribunale, che serve Foggia e la sua pro­vincia, sia proprio quello della riorganiz­zazione territoriale delle sedi giudiziarie e la riapertura del Tribunale di Lucera, che per decenni si è occupato del carico giudiziario per il nord Tavoliere e della sede di Rodi Garganico per il Gargano. Chiuso con im­provvida decisione il Tribunale di Lucera, quello di Foggia ha visto aumentare espo­nenzialmente il carico di lavoro senza con­temporaneo rafforzamento dell’organico. Di fianco a questo problema della Giustizia, c’è quello della Sicurezza, assicurata dai corpi di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, spesso integrati e coordinati con la Polizia Locale. L’organico della Polizia resta insuf­ficiente e non bastano interventi occasionali, come rinforzi di pochi uomini promessi dai vari ministri prò tempore».