“Teatro di strada” è una definizione molto ampia, lasciando libera interpretazione allo spettatore. Questi è un evento artistico realizzato per strada, nei mercati, sul sagrato di una chiesa, in mezzo alle feste paesane, nelle fiere, che coinvolge l’azione teatrale da parte di almeno un attore umano. La Francia è forse il paese trainante del settore, considerando l’arte di strada come “una delle più alte forme drammaturgiche del nuovo millennio”, ed investendo in esso enormi risorse economiche. In Italia stenta ad avere un riconoscimento e il Ministero della Cultura è ancora fermo agli studi e alle carte. Vico del Gargano vanta con orgoglio un suo primato di Teatro di strada, grazie all’iniziativa straordinaria della Provincia di Foggia e all’Assessorato alla Cultura retto dalla straordinaria Maria Schinaia che, negli anni 80, promosse una larga partecipazione dei comuni di Capitanata in attività di Teatro di strada di altissimo livello.
Nelle strade di Vico sono da ricordare almeno due eventi per la loro indiscussa rilevanza internazionale: una performance del Living Theatre di Julian Beck e un incantevole spettacolo del famoso mimo francese Ives Lebreton.Il Living è sostenitore di un genere di teatro ‘fuori dal chiuso del teatro’, con interventi in mezzo al pubblico e con il loro diretto coinvolgimento. Gli spettacoli si snodarono da Piazza S. Domenico, lungo Corso Umberto, sino al Largo Fuoriporta, destando nuova curiosità alquanto interdetta nella gente, provocata dall’azione scenica, caratterizzata da sperimentalismo, dal movimento degli attori, dal loro rapporto inedito col pubblico.
Ives Lebreton portò a Vico una ‘piece’ del Teatro dell’Albero da lui fondato. Lo spettacolo ebbe luogo sotto le maestose querce di Via S. Filippo Neri. Il mimo veniva calato dai rami dell’albero seduto su una poltrona sostenuta da funi. Senza parlare, senza recitare, piantò i primi semi, i primi pensieri, in difesa della natura usando esclusivamente la sua eccezionale gestualità mimica, divertendo il pubblico adulto ed in particolare i bambini accorsi numerosi.
Intervistato a Radio Gargano Antenna Libera, LEBRETON tenne una magistrale lezione sul teatro del corpo e la poesia. La poesia si presentava allora come il punto d’appoggio, una sperimentazione, in grado di unificare il verbo al corpo, rompendo i limiti del pensiero legato al teatro di prosa.
Negli anni successivi abbiamo assistito, in quell’angolo magico di piazzetta Del Conte, a lavori di Ferruccio Castronuovo, Massimo Montagano, Peppe Aguiari, Michele Afferrante, Giovanna Lombardi, il Magnificat di Alda Merini, la riscoperta dell’Antologia di Spoon River. Il prossimo appuntamento con il Teatro di strada è un lavoro del Laboratorio teatrale K2, con la regia di Giovanna Lombardi, su testi di Achille Campanile, nell’ambito di “ARTSTREET NEL BORGO” Festival itinerante del food, giovani artisti e rievocazione storica a cura dell’Amministrazione comunale, Assessore al Turismo e referente del Borghi più belli d’Italia Porzia Pinto. L’appuntamento è la sera di sabato 29 aprile in piazzetta Del Conte.
michele angelicchio