La Corte di Giustizia dell’Ue in una sentenza ha dichiarato che le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente.
Sempre più animato il dibattito sulla direttiva Bolkestein e sulle concessioni balneari. La Corte di Giustizia dell’Ue in una sentenza ha dichiarato che le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente.
A tal proposito abbiamo ascoltato Antonio Capacchione, presidente nazionale del SIB (Sindacato Italiano Balneari) e noto imprenditore turistico di Margherita di Savoia. “La corte di giustizia non ha fatto altro che ribadire un principio già affermato 8 anni fa. Le proroghe se automatiche e generalizzate non vanno bene, se invece sono proroghe selettive possono essere concesse. Ha comunque detto una cosa positiva, ovvero che la Bolkestein si applica se la risorsa è limitata o scarsa, e spetta allo Stato verificare se c’è l’impossibilità o meno del rilascio di nuove concessioni demaniali. Invochiamo da tempo la mappatura perchè i dati in possesso dello Stato non sono corretti. Per il momento niente gare, prima di farle il Governo deve riscrivere le regole”.
saverio serlenga