“Correva l’anno 2017 e i sottoscritti presentavano proposta di discussione in consiglio comunale della situazione critica in cui versava il Punto di Primo Intervento di Vieste, nonché il servizio di emergenza urgenza 118″. Lo scrivono Mariateresa Bevilacqua, Paolo Prudente e Rita Incoronata Cannarozzi.
“In quella occasione, e anche in altre successive, il sindaco Nobiletti, unitamente al presidente della Regione Puglia Emiliano, all’assessore regionale Piemontese nonché all’allora direttore ASL Fg Piazzolla, sostenevano che i servizi sanitari locali sarebbero stati potenziati nel corso del tempo e che il nostro era un inutile allarmismo da opposizione consiliare.
A distanza di qualche anno, possiamo fare una valutazione oggettiva delle rassicurazioni politiche e possiamo, purtroppo, serenamente affermare che la politica locale e quella regionale non si curano di garantire ai viestani la tutela del diritto alla salute.
Assistiamo tutti noi, infatti, increduli all’affissione di “avvisi” dietro la porta di accesso al PPI, che riportano la seguente dicitura “Il pronto soccorso non e’ medicalizzato (senza medico)”.
Che cosa ne è, dunque, delle parole del sindaco Nobiletti, del presidente Emiliano, del suo amico assessore Piemontese e del direttore della Asl di Foggia? È ormai fatto noto che il problema è prettamente economico: Vieste è una sede difficilmente raggiungibile, le ore di lavoro sono gravose e sono mal retribuite dalla Regione Puglia.
Sul punto il sindaco Nobiletti si limita a sostenere l’incompetenza amministrativa del Comune in ordine agli aspetti economici, ribadendo che la competenza e’ esclusivamente regionale, senza tuttavia fornire valide proposte risolutive.
Non condividiamo questa posizione poiché un sindaco è chiamato a preoccuparsi di risolvere soprattutto quei problemi di altrui competenza amministrativa, posto che per quelli di propria competenza non dovrebbe avere alcuna difficoltà. e I viestani pretendono di ricevere le adeguate prestazioni sanitarie, considerato che la questione sanitaria è ormai un problema strutturale e non solo estivo.
Pertanto, definiamo assolutamente avvilenti gli incontri tra il sindaco e la ASL Fg, a ridosso della stagione estiva, finalizzati a trattare questa emergenza come una “emergenza tipicamente stagionale”.
A tanta inconcludenza politica, ci aggiungiamo che la Regione Puglia – presidente Emiliano e assessore Piemontese – risulta non pervenuta: nessuno chiarisce i termini della questione e nessuno si preoccupa della salute dei viestani.
Pertanto, senza voler entrare in sterili polemiche, che tanto piacciono a certa politica, noi cittadini viestani ex consiglieri comunali della scorsa consiliatura viestana, in considerazione del sussistente avanzo amministrazione, formuliamo alcune proposte che riteniamo essere risolutive del problema sanitario locale, le quali mirano ad incentivare i medici di medicina generale, i medici del 118 e di continuità assistenziale, e a risolvere la carenza di mezzi di soccorso, rendendo appetibile l’esercizio della professione sanitaria nella nostra città.
Pertanto, le proposte che portiamo all’attenzione del sindaco di Vieste sono le seguenti. Premesso che ogni Ente pubblico possiede la capacità di effettuare donazioni modali (ossia vincolate ad una finalità istituzionale) ad altri Enti pubblici, proponiamo di destinare una parte delle entrate comunali a sostegno delle spese sanitarie mediante una vera e propria donazione alla Regione Puglia, finalizzata ad integrare le spese per il personale medico ed infermieristico da impiegare nel nostro presidio sanitario per tutto l’anno. Sul punto la giurisprudenza della Corte di Cassazione afferma che ‘gli enti pubblici come i comuni hanno la capacità di donare, anche se gli atti di liberalità da essi compiuti devono necessariamente avere di mira un fine di pubblico interesse’ (sentenza n. 11369 del 6 luglio 2012);
Premesso che ogni Ente pubblico possiede la capacità di concedere degli incentivi comunali a soggetti privati che posseggano determinati requisiti, proponiamo di introdurre un sistema di incentivi economici ai sanitari che svolgono la propria prestazione professionale nel presidio sanitario locale, in modo da integrare la retribuzione erogata dalla Regione Puglia e rendere appetibile la meta lavorativa viestana;
Premesso che ogni anno, soprattutto durante la stagione estiva, si registra una difficoltà di intervento dell’ambulanza medica, molto spesso impegnata in altro intervento urgente, il Comune di Vieste può procedere all’acquisto di veicolo proprio da affiancare nel servizio di emergenza-urgenza 118, al fine di garantire un miglior servizio di pronto intervento.
Queste sono tre semplici proposte, ma potremmo fornire altre, che l’amministrazione comunale potrebbe da subito deliberare per sostituirsi all’inerzia della Regione Puglia e della ASL Fg nell’esclusivo interesse di tutelare il diritto alla salute di noi viestani. Le conoscenze politiche non sono utili a nessuno, se servono solo a custodire il potere fine a se stesso”.