Franco Tavaglione ha trascorso oltre un quarto della sua vita come sindaco del Comune di Peschici. Con la sua nuova candidatura, punta al terzo mandato consecutivo (e al quinto in totale), dopo aver indossato la fascia tricolore dal 1998 al 2008, e poi dal 2013 a oggi.
“Ma io nemmeno volevo esserci questa volta”, ha subito detto al cronista che ha dovuto attendere almeno una decina di giorni per avere udienza (“Mi scuso, ma tra gli impegni amministrativi e quelli della campagna elettorale mi è difficile trovare momenti liberi”, ha detto all’inizio della conversazione).
A ogni modo, la sua nuova discesa in campo è stato forse il vero argomento di discussione nei giorni immediatamente precedenti a quello di presentazione ufficiale delle liste. Fino a una settimana prima, nessuno sapeva con certezza cosa avrebbe fatto e come si sarebbe mosso.
“Ho cercato di mettere in piedi un progetto di continuità-ha spiegato -formando una squadra forte, ma è difficile trovare le persone giuste in un momento così particolare in cui si richiede, all’amministratore pubblico, impegno totale e competenza. E! importante essere liberi dai condizionamenti che in questo periodo sono molti, anche se fisiologici. Tutti chiedono qualcosa per sé, ma questo rappresenta un elemento negativo sul processo di crescita culturale di una comunità e sul rapporto tra cittadino e istituzione. E io questo deficit a Peschici lo vedo e lo percepisco, basta vedere i comportamenti nella gestione dei rifiuti, perciò volevo dare un segnale preciso ma anche una sterzata concreta. Purtroppo la mia idea non ha poi trovato pratica attuazione e soprattutto la giusta sintesi rispetto alle mie aspettative, a causa di aspirazioni di carattere personale da parte di qualcuno. A quel punto, sfruttando anche la possibilità che oggi la legge consente, quella di poter ambire a un terzo mandato, ho deciso di ripropormi”.
Un retroscena rivelato è quello relativo alla posizione e alla successiva adesione di Stefano Biscotti che ha fatto un passo indietro pochi giorni prima della definitiva partecipazione: “E’stato un mio validissimo collaboratore – ha aggiunto Tavaglione – tra i miei preferiti come candidato Sindaco, ma poi non si è trovata la sintesi e l’adeguata partecipazione al progetto”. Tavaglione porta subito il ragionamento verso quelli che ritiene i suoi meriti di questi anni: “I giudizi vanno dati sui risultati concreti, soprattutto di natura economica – ha detto – e quindi si può tranquillamente e oggettivamente affermare che, grazie all’industria turistica, Peschici é la terza località in Puglia per presenze, e se vogliamo fare una proporzione su ampiezza del territorio e numero di residenti, allora è addirittura la prima. Questi sono dati che non si possono ignorare, per cui il cittadino deve scegliere da chi farsi amministrare ma anche essere informato correttamente, perché poi le vaghezze di questi giorni sono pure comprensibili, ma poi bisogna portare soluzioni concrete ai problemi reali. E quindi penso che la cosa si faccia più difficile, specie dai punto di vista economico. Per quanto mi riguarda, abbiamo superato momenti difficili, come l’incendio del 2007 affrontato senza aiuti dallo Stato, l’alluvione del 2014, poi la pandemia Covid, e ne siamo usciti sempre più forti”.
Il Sindaco mette tra i suoi vanti anche la gestione finanziaria dell’ente che proprio nel 2013 era in una condizione di pre dissesto. “Abbiamo scongiurato il peggio con un piano di riequilibrio decennale che sta arrivando a conclusione – ha detto – e ora con i debiti eliminati possiamo già programmare nuovi investimenti”.
Potrà sembrare banale per chi non vive sul posto o per chi non va in vacanza a Peschici, ma la disponibilità dei parcheggi è una questione talmente centrale che viene messa tra le priorità di entrambi i contendenti, visto che anche Luigi D’Arenzo lo ha annunciato addirittura come primo argomento da affrontare in caso di vittoria.
“Entro i prossimi cinque anni dovremo certamente rimuovere del tutto le auto dal centro cittadino – ha detto Tavaglione – e lo faremo concludendo il percorso di realizzazione di due aree specifiche, nella piana e sulla litoranea, che sono la soluzione definitiva al problemi con gli oltre duemila posti, così come è in programma la definizione del problema della gestione del depuratore. La Regione ci ha riconosciuto e assegnato 30 milioni per il suo trasferimento dalla costa all’entroterra, e700 mila euro per la copertura di quello oggi in esercizio, con tutto il relativo sistema fognario, compreso il completamento del tratto di “Tuppo delle pile”.
Sul piano politico, il Sindaco ha voluto rivendicare dei meriti: “Tutti parlano di parità di genere e spazio da dare ai giovani, ma poi bisogna vedere i fatti – ha detto – e io posso dire di aver inserito in Giunta, già cinque anni fa, due assessore quasi certamente le più giovani d’Italia. Giovanna Costantino aveva 18anni e Francesca Lagrande 19,e sono ancora con noi. Poi, la nostra lista ha una media età di 43 anni, con numero pari di donne e uomini, quella avversaria supera i 45 anni, per cui solo con noi si possono trovare i giusti ingredienti di novità, orgoglio, entusiasmo, competenza, conoscenza, amore e passione, caratteristiche che ci hanno consentito di allestire tanti eventi di qualità e anche riorganizzare la macchina amministrativa che ora funziona benissimo, al di sopra di ogni sospetto”.
Il riferimento è alle vicende giudiziarie che negli ultimi anni hanno riguardato l’ente in qualche maniera, ma su cui Tavaglione non ha alcun timore: “Quelle situazioni non avranno alcun impatto sulla campagna elettorale – ha precisato – e del resto nessuno ha mai ricevuto provvedimenti restrittivi. Sono state disavventure a cui i dipendenti hanno reagito benissimo e comunque nessuno ha il diritto di costruire un successo elettorale su questi argomenti”.
l’attacco