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…. SONO IGNORANTI, ARROGANTI E SCHIZZATI !

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

mi permetta un’osservazione e anche un modesto sfogo. Voi, come tutti i giornali e televisioni, continuate ad ammorbarci con le notizie riguardanti la mancanza di lavoratori. I giovani che sono svogliati, nessuno che ha voglia di lavorare, ma non vedo né sento delle considerazioni sui datori di lavoro. E’ inutile girarci intorno: un mio amico mi ripete che: “Totò Riina poteva solo venire a scuola a Vieste”. Alla luce di quello che succede a Vieste nel mondo del lavoro come dargli torto. Sono uno chef che ha fatto esperienza a Berlino e poi a Londra, a febbraio decido di ritornare a Vieste, il mio paese e dove vivono i miei affetti. Così mi metto a trovare lavoro, che trovo. E qui inizia la mia odissea e soprattutto le mie frustrazioni. Credevo che dopo mezzo secolo di turismo, le cose fossero migliorate. Mi sento di denunciare senza ombra di smentita la falsità di questa gente che ha in mano l’economia e dunque la vita del nostro Paese. Operatori ottusi, che violano contratti, che sfruttano senza remissione di peccati i propri lavoratori, ricattandoli. Falsificano, maltrattandoli, non solo i contratti ma anche la loro dignità, con decine di ore di lavoro mai riconosciute e che ti malpagano quando vogliono loro. Non ne parliamo dei nati negli anni settanta, cioè i loro figli: schizzati, arroganti, ignoranti e presuntuosi. Ai voglia a parlare di qualità del turismo se la base viene sottopagata e maltrattata. Come può rendere sul lavoro una persona che viene costantemente umiliata da un ignorante? E ti assicuro che non stò esagerando, sono cose oramai di dominio pubblico. Quando si è ricattati è difficile poi ribellarsi, e chi lo fa, come nei regimi mafiosi, è costretto a lasciare Vieste. Per questo ho deciso di scrivere questo sfogo. C’è il turismo e poi c’è IL TURISMO. Si è vero, vengono a farsi i bagni milioni di persone, ma IL TURISMO è un’altra cosa. Deve soddisfare chi ti porta i soldi. Se chi tieni a lavorare lo fa solo per necessità non vai da nessuna parte, puoi solo ripiegare su un turismo di basso profilo. Non so se pubblicherai queste mie considerazioni che ti sembreranno esagerate, l’assicuro che non è così. Basta farti una chiacchierata a caso con un dipendente di una qualsiasi azienda pseudo turistica di Vieste. Per questo e altro dico: perché non si parla mai di questi soggetti?

Ho rifatto la valigia e me ne torno a Londra amareggiato e deluso ma sicuro di ritornare a sorridere.

Uno chef preso per culo da ignoranti e arroganti datori di lavoro.

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