Dopo 20 anni lontano dalla Capitanata, dalla Repubblica Ceca, Domenico Martucci rampollo della famiglia proprietaria del millennio monumento, lancia la sua proposta.
Da bambino ho trascorso molte notti a Kalena, tra quelle mura che trasudano una storia di oltre 1200 anni e ho vivo in me il ricordo di quel fascino e quella suggestione. Oggi che ho un figlio e che sarà l’unico a trasmettere il nostro nome, voglio fare qualcosa che consenta a tutti di vivere quella magia”.
A parlare è Domenico Martucci, originario di Peschici che da oltre 20 anni vive in Repubblica Ceca e che oggi, trovandosi nella condizione di realizzarlo, ha in mente un progetto che riguarda l’abbazia, spesso finita al centro di accese discussioni e polemiche.
E’ una delle più antiche abbazie di tutta Italia; venne edificata intorno all’XI secolo ed è considerata una delle principali testimonianze artistiche e archeologiche dell’architettura romanica in terra pugliese. L’abbazia di Santa Maria di Kalena un tempo era la dimora dei monaci benedettini e attraversò un periodo di grande prosperità durante il Medioevo. Successivamente, a partire dalla seconda metà del Quattrocento l’intero edificio subì un profondo declino che portò pian piano al completo abbandono del sito.
Ciò che resta dell’antica struttura sono le cinte murarie, la fontana che risale al 1561, il chiostro e due chiese situate nella parte meridionale dell’abbazia e dedicate a Santa Maria delle Grazie. Oggi il complesso è chiuso al pubblico, anche se resta vivissimo il legame con la comunità locale: infatti, ogni anno l’8 settembre viene celebrata una processione.
Da oltre 200 anni, dal 1799 per l’esattezza, è di proprietà dei fratelli Martucci, in tutto quattro, uno dei quali è per l’appunto il padre di Domenico, quest’ultimo oggi è intenzionato a comprare tutto il complesso.
“Mio padre – ha spiegato l’uomo – mi ha garantito la donazione della sua parte nel caso in cui riuscirò a condurre a termine la trattativa con i miei zii per poter acquisire l’intera proprietà dell’immobile. Non è nuovo il mio interessamento a Kalena: negli anni passati mi è stato chiesto, per così dire, di intercedere tra i Martucci e i vari enti che hanno interesse ad un restauro della struttura ma io ho sempre risposto di non avere voce in capitolo sulla questione, soprattutto perché vivo lontano da Peschici, in Repubblica Ceca dove mi occupo di tutt’altro Partito da zero, Domenico Martucci ha alle sue spalle la classica storia da self ma-de man, lasciata la Capitanata per raggiungere l’Est europeo, dopo i suoi esordi da musicista, ha avviato una serie di attività commerciali che di recente hanno subito i morsi della crisi pandemica, per poi “reinventarsi” come trader di successo.
“Le mie, chiamiamole così, poco convenzionali vicissitudini in terra straniera mi hanno portato allo stato attuale a trovarmi nella condizione di poter acquisire le altre quote di Kalena. Peraltro, la cessione della proprietà da parte di mio padre mi consentirebbe di avere la disponibilità anche di tutta l’area che circonda l’abbazia che è, per l’appunto, di esclusiva proprietà della nostra famiglia, parliamo di circa 5 ettari di terreno. Nei prossimi giorni tornerò a Peschici per intavolare la trattativa con i miei zii e cercare di portare a termine la compravendita delle loro quote. Al contempo inizierò a cercare un dialogo con la nuova amministrazione che credo e spero vorrà imboccare la strada migliore nell’interesse del paese, che in realtà sarebbe l’interesse di tutto il Gargano. Come è noto a tutti, Kalena è un monumento che potrebbe portare grandissima visibilità non solo a Peschici, non solo al Gargano ma a tutta la Puglia. Non so quanti altri monumenti con 1200 anni di storia sono arrivati fino ai giorni nostri in quelle condizioni, per quello che ne so, restano pochissimi ruderi. La fortuna di Kalena sta nel fatto che sia stata abitata fino a trent’anni fa da mio padre, dai miei zii e dai miei nonni, io stesso ci ho vissuto fino agli 8,10 anni”.
Se dovesse riuscire nell’impresa di acquistare l’intera proprietà dell’abbazia, che cosa ne farà Domenico Martucci? “Sicuramente l’obiettivo è quello di restituire la fruibilità della chiesa alla comunità, restaurando il complesso e utilizzando poi tutti gli strumenti che la politica vorrà gentilmente mettere a disposizione del progetto. Immagino che tutto verrebbe facilitato dal fatto che a gestire il bene sia una sola testa, anziché quattro distinte persone, ciascuna con un proprio pensiero e proprie idee. Dopo l’acquisizione vorrei che all’interno dell’immobile possa sorgere un museo, il mio obiettivo non è lucrare, si stabilirà in un secondo momento, anche con la Regione Puglia se necessario, il da farsi e gli strumenti più idonei per poter fare di quel monumento un bene a disposizione della collettività”, ha concluso Martucci.
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