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TURISMO – IN PUGLIA PIOVONO LE PRENOTAZIONI… ED ANCHE RINCARI: AUMENTI DEL 10% PER LE SPIAGGE

LA MAPPA E QUANTO SI PAGHERÀ —–

La Puglia sarà il top dell’estate ma trascorrere ore di relax sulle spiagge costerà di più. Dal Gargano al Salento, in media, i rincari oscillano tra il 5 e il 10 per cento. E l’aumento dei prezzi riguarda sdraio, ombrelloni, lettini e tutti i servizi che i lidi offrono. Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib, spiega: «Rispetto allo scorso anno le tariffe sono aumentate soprattutto nelle strutture al sud della Puglia dove l’incremento oscilla dall’8 al 10 per cento, giusto per riassorbire l’inflazione». 

Il Salento, meta preferita per le vacanze pugliesi insieme a Valle d’Itria e Gargano, farà registrare l’aumento più consistente con i prezzi che, a luglio e agosto, oscilleranno – a secondo della tipologia di lido – tra 40 e 120 euro al giorno. Lido Ponticello, a San Cataldo, la spiaggia dei leccesi, è già pronto. Il titolare Andrea Peschiulli spiega: «Le tariffe sono state ritoccate solo per una percentuale vicina al 10 per cento. Noi abbiamo una quota fissa molto alta di clienti che rinnovano la fiducia in noi anno dopo anno, ma abbiamo anche tante richieste da fuori zona». Eliseo Gallo, del Lido Morelli di Ostuni, dice: «Offriamo una spiaggia con 150 ombrelloni, al momento siamo pieni di stranieri che preferiscono maggio e giugno, poi settembre e ottobre». Gianfranco Congedo, del Balnearea Beach di Otranto, aggiunge: «C’è un bel fermento, fioccano le prenotazioni e spero che sia risolto il problema dei parcheggi pubblici». Ha creato nel suo stabilimento una nuova area di fascia medio-alta, una zona «5 stelle» con spazi comodi, larghi ombrelloni e possibilità di ricevere il servizio bar restando sdraiati sul lettino. E costi diversi, ovviamente. Sul versante jonico, al Tayga Beach di Marina di Maruggio, Biagio Fiorino è chiaro: «Le tariffe sono invariate. Mi auguro che quest’estate sia migliore dell’anno scorso». Anche il Gargano farà registrare il rincaro sui prezzi. «Quest’anno – spiega Michele Giarrusso titolare dello stabilimento balneare “La bussola” di Vieste e responsabile provinciale del Sib – gli aumenti ruoteranno intorno al cinque per cento rispetto ai costi della scorsa stagione. Tutti i costi sono in aumento e anche noi siamo stati costretti ad aumentare, anche se di poco, quelli per l’ombrellone e le sdraio». Sul Gargano il costo giornaliero per un ombrellone e due sdraio parte dalle 15 euro in bassa stagione ai 45 dell’alta stagione. Vieste, Peschici e Mattinata anche in questa stagione estiva la faranno da padrone. E sul personale? «Da qualche tempo – chiarisce Pietro Argentieri, titolare del lido Monsignore di Mattinata – da noi lavorano solo ragazzi. Studenti che, sfruttano la pausa estiva, per racimolare qualche soldo per l’inverno e per togliersi qualche sfizio come lo scooter o altre necessità». Eppure uno stipendio medio per questo tipo di lavoro si aggira intorno ai mille euro. «Si parte dalla qualifica di apprendista – continua Argentieri – con una paga basa sindacale di mille euro per arrivare, compresi gli straordinari anche a duemila euro». 

Il vero problema per gli stabilimenti balneari è quello del canone per la concessione delle spiagge. «Nel 2022 – continua Giarrusso – il canone è aumentato del 25 per cento. Da duemila si è passati ai tremila euro di quest’anno». A Capitolo, nel sud barese, è boom di turisti stranieri. «Parliamo di americani, inglesi e anche israeliani», spiega Christian Campanelli, imprenditore balneare di Cala Diavolo. Mare, ma non solo per loro che «sempre più scelgono le nostre spiagge – continua- anche per l’organizzazione di matrimoni o per il pre-wedding. Da noi le tariffe sono rimaste invariate: oscillano, in base al periodo, da 20 a 65 euro a coppia». Domenico Alba, presidente regionale di Cna, spiega: «L’obiettivo è destagionalizzare. Chiediamo alle istituzioni una mano in tal senso, per far sì che venga data la possibilità di restare aperti più a lungo. Sul discorso prezzi – conclude – si va dai 30 ai 150 euro al giorno, in base ai servizi offerti dal lido. Ed è proprio su questo fronte che, come si fa con gli hotel, bisognerebbe assegnare le stelle agli stabilimenti».