“In Italia il mercato del lavoro va completamente riformato. Non si possono tenere dipendenti con turni massacranti, questa è gente che ha bisogno anche di vita sociale”.
Sul Gargano mancano cuochi, barman, camerieri e receptionist d’albergo. Eppure la provincia di Foggia è ricca di istituti alberghieri (Vieste, San Giovanni Rotondo, Manfredonia, Lucera e Foggia). Chi rifiuta questo lavoro lamenta precarietà e stipendi bassi. Ma è proprio così? Lo abbiamo chiesto al presidente dell’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, lo chef Mario Falco. “In Italia il mercato del lavoro va completamente riformato. Non si possono tenere dipendenti con turni massacranti, questa è gente che ha bisogno anche di vita sociale. Va tutto rimodulato in chiave anche di turnazione. E poi le paghe sono basse, non sono adeguate al mercato. Chi lavora in questo settore ha bisogno di più tempo da dedicare alla propria famiglia. Mai come quest’anno stiamo riscontrando difficoltà nel reperire personale. Alcuni operatori turistici del Gargano stanno affrontando il problema riducendo le ore di lavoro e incentivando gli stipendi. Ripeto, il personale c’è ma va impiegato a condizioni normali, senza sfruttamento”.
saverio serlenga