Il Calcio Foggia grida vendetta calcistica e ci proverà dà domenica pomeriggio in quel di Lecco. Dopo un inizio arrembante martedì sera in una Zaccheria gremito di cuori rossoneri ed il gol di Di Noia su un’azione iniziata dalla diligenza e calcio d’angolo di Peralta. Ma la squadra lombarda al trentesimo in modo anche molto fortunoso ha segnato di testa con Pinzauto. Un Foggia che non ha mollato ha continuato a lottare su ogni pallone ed al 46esimo della ripresa si sono visti annullare un gol a Ogunseye che da due passi ha ribadito a rete. Ma l’arbitro Bonacina ne ha combinata una ancora più grossa non concedendo un calcio di rigore clamoroso a Frigerio, i fischi quasi meritati ne hanno fatto da padrone in un clima fortemente condizionato dalla direzione arbitrale pessima ed inadeguata.
Nel finale la squadra di Delio Rossi prima con Di Noia ma anche con i giocatori subentrati ha alzato il baricentro nella speranza di portarsi meritamente in vantaggio. A tre dalla fine, finale da incubo perché il Lecco da palla inattiva con Lepore ha disegnato una traiettoria quasi imprendibile per Dalmasso. Cinque i minuti di recupero che hanno visto la vittoria degli ospiti che domenica potranno partire da un gol di vantaggio per portarsi in serie B, ma il Foggia venderà cara la pelle. Proseguendo il silenzio stampa in casa Foggia è uscita all’indomani la nota del presidente Canonico che ha tuonato sui canali ufficiali: “Tanti, troppi, i dubbi sul gol annullato a Ogunseye e sul rigore non concesso a Frigerio. Episodi da rivedere con grande calma, assieme ad altri, pur meno determinanti, ugualmente discutibili. Nulla è compromesso!
È tutto ancora possibile! Ci auguriamo di uscire dallo Stadio di Lecco senza ulteriori episodi da rivedere, ma i nostri ragazzi non dovranno mollare. Non molleranno mai. Hanno già rimontato una volta e sono in grado di ripetersi. Forza Foggia! Più forte degli avversari, più forte anche di certe scelte non condivisibili! Andiamo a vincere e a prenderci ciò che meritiamo! È stata immediatamente formalizzata protesta all’AIA e alla Lega Pro per la direzione di gara fortemente discutibile e della decisione a monte di designare un arbitro della stessa regione e residente ad appena 40 km da Lecco”. Vedremo cosa risponderà l’attento presidente Marani eletto quest’anno e fattosi da garante per i club che avrebbe fatto rispettare al meglio le regole, sicuramente il presidente, da addetto ai lavori di spicco quale è stato sino a poco prima dell’incarico, farà “attenzionare” la richiesta del pres. Canonico ed esigere per la gara di ritorno la miglior scelta arbitrale possibile. (Ph. Calcio Foggia 1920).
Scrive Rocco Ruo: Ciò che vedi è reale.
Ciò che senti non è detto che lo sia.
Siamo arrabbiati!
Siamo arrabbiati con il nord!
Siamo arrabbiati perché siamo esausti! Basta!
Italia, per dirla alla siciliana, adesso ci hai rotto proprio i cabasisi!
Ieri l’arbitro di Foggia – Lecco ha negato un rigore al Foggia e annullato un gol regolarissimo senza consultare il VAR, contro la squadra di casa; dato una punizione inesistente ed un calcio d’angolo dubbio nelle occasioni dei due gol dei lombardi!
Mai successo nelle occasioni precedenti, contro Potenza, Cerignola, Crotone e Pescara gli arbitri (errori umani a parte) non hanno dimostrato alcuna fattispecie di inclinazione.
Martedì no! Si arriva contro una squadra lombarda e cosa succede? Ingiustizie!
Il Lecco sembrava la Juventus che doveva vincere per forza lo scudetto come in occasione del Napoli di Sarri.
Una ipotetica quinta squadra del Sud nella serie cadetta è fastidiosa, lo sappiamo. Perché i milioni di euro che girano in Serie B, devono andare al nord. Come il Pnrr!