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MANFREDONIA/ STOP ALLE PALE EOLICHE IN MARE «SARANNO UN OSTACOLO PER L’ACCESSO AI PORTI». L’ALLARME DI PATRONI GRIFFI (AUTORITÀ PORTUALE): «VOGLIAMO PARLARE CON TECNICI COMPETENTI»

. Se c’è un panorama di Manfredonia che affascina e fa pensare, ebbene è quello che viene dal mare con­tenuto nel golfo adriatico che prende il nome dalla città distesa sulla sua placida riva, sul quale si distendono le strutture di ben tre porti: quello storico commer­ciale impostato da re Manfredi, con a si­nistra il lungo braccio (oltre due chilo­metri) del Molo alti fondali, più comu­nemente e indicativamente detto “porto industriale”, e a destra il recente moderno porto turistico “Marina del Gargano”.

C’è anche l’autore, uno dei maggiori esperti di politiche portuali, che da alcu­ni anni si è preso l’onere di valorizzare e rilanciare la portualità del basso Adriatico della quale lo scalo marittimo di Manfredonia è parte integrante: è Ugo Pa­troni Griffi, dalla cat­tedra all’Università di Bari, chiamato a presiedere l’Autorità di sistema del mare Adriatico meridio­nale, una serie di porti che costellano la costa pugliese e in parte il Molise, e dun­que Brindisi, Monopoli, Bari, Barletta, Manfredonia, Termoli, invitato dal Lions club Manfredonia Host, al meeting or­ganizzato da Salvatore Guglielmi e ar­ticolato dall’on. Antonio Tasso, per ag­giornare lo stato e le prospettive della portualità di Manfredonia. «Rinnovare l’attenzione del grande pubblico condi­videndo momenti di riflessione e di pro­spettiva sulla portualità sipontina» ha in­trodotto il presidente Roberto Lo Scocco, col quale erano il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, il vicepresidente di Con- fìndustria Foggia Ivano Chierici, Pasqua­le Di Ciommo, Governatore Distretto 108 Puglia.

Per oltre due ore Patroni Griffi ha pas­sato in rassegna lo stato dell’arte degli interventi eseguiti, in corso e program­mati. Tra i già realizzati quelli nel porto storico in favore della pesca tra cui la concessione del mercato ittico, l’allestimento del terminal passeggeri, l’esten­sione al porto turistico della competenza dell’Authority portuale, l’iter per il dra­gaggio del bacino e per la redazione del piano regolatore portuale, il migliora­mento dei servizi a terra per la sicurezza dei pescatori. La gran parte della espo­sizione, Patroni Griffi l’ha dedicata al por­to industriale a ragione della considere­vole somma di 120 milioni di euro stan­ziata per il. suo recupero e rifunziona­lizzazione. «Un’opera ingegneristica di grande impegno tecnico che costituirà la grande attrazione del convegno nazionale che si terrà a Bari nel prossimo autunno». Tra le novità annunciate quella della ri­strutturazione del porto commerciale con il prolungamento del molo di Levante e la realizzazione di un avamporto per tra­ghetti e crociere. Forti perplessità Patroni Griffi ha espresso in ordine ai parchi eo­lici previsti nel golfo. «Si prospetta il rea­listico problema – ha denunciato – della formazione di una barriera che ostacola la navigazione delle navi verso i porti. Il fatto è che spesso le problematiche che incombono sono trattate da non esperti che non si rendono contro delle conse­guenze collaterali».