La denuncia del Sappe: «Trenta richieste di trasferimento in due ore, ferie a rischio causa il sovraffollamento».
Trenta richieste di trasferimento in altri penitenziari presentate in due ore. È quanto viene denunciato dal Sappe nella Casa circondariale di Foggia: «I poliziotti penitenziari di Foggia sono ormai esasperati, stanno presentando richieste di trasferimento in massa, nel penitenziario del capoluogo dauno non si può più lavorare, rischiano in questo modo persino di allontanarsi dalle loro famiglie».
Ieri mattina – rileva il sbracato – è stato comunicato ai lavoratori che a causa della grave carenza dell’organico e del continuo arrivo di detenuti, (siamo a quota 650 invece dei 360 previsti), non sarà possibile nemmeno fruire di qualche giorno di ferie. La notizia ha scatenato la rabbia dei poliziotti già costretti a lavorare in condizioni massacranti in violazione della Costituzione, di leggi e contratti nonché di accordi sindacali per quanto riguarda gli orari di lavoro, i riposi, il congedo e quant’altro.
«Questa ennesima sopraffazione nei confronti di chi rischia seriamente la propria incolumità – dice il Sappe – poiché entra nel carcere e non sa quando e se uscirà sano, ha fatto saltare i nervi a tanti poliziotti che in un primo momento avevano pensato a proteste molto più dure e clamorose che, avrebbero comportato delle conseguenze anche serie nei loro confronti».
Il sindacato teme che si sia imboccata una via di non ritorno: «Il personale ormai stanco, stressato, deluso e maltrattato sta gettando la spugna e ciò aggraverà ulteriormente la situazione, con tanti poliziotti che a causa di ciò sono già a disposizione dell’ospedale militare. Si vuole solo segnalare che tre anni fa all’epoca dell’evasione di massa (72 detenuti) su cui non si sono mai volute trovare le responsabilità, il carcere di Foggia conteneva 590 detenuti mentre ora ve ne sono circa 650, mentre il personale presente si è ridotto per cui siamo molto preoccupati per quello che potrà accadere a breve. I poliziotti di Foggia in questi mesi, se non anni, ce l’hanno messa tutta a portare a avanti con tanti sacrifici una barca che fa acqua da ogni parte nonostante fossero stati abbandonati dall’am-ministrazione penitenziaria regionale e nazionale, ora la resa dei conti è giunta, ed ognuno deve prendersi quelle responsabilità che il Sappe ha raccolto nell’esposto presentato mesi fa alla procura della repubblica. Chiediamo al viceministro on.le Sisto ed ai parlamentari foggiani e pugliesi di intervenire concretamente sulla questione delle nostre carceri, poiché eventuali disastri si riflettono negativamente sui territori e sui cittadini. Non è possibile che da anni la regione Puglia risulti essere la più affollata della nazione, con il minor numero di poliziotti e nessuno fa nulla».