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HOTEL, VOLI, APERITIVI: ESTATE SALATA. I VIAGGIATORI DOVRANNO FARE I CONTI CON PREZZI E TARIFFE SCHIZZATI RISPETTO AL 2022

Gli italiani che nei prossimi giorni si metteranno in viaggio, dando il via all’esodo estivo, e quelli che ancora devono pre­notare le vacanze per le pros­sime settimane dovranno fare i conti con prezzi e tariffe sen­sibilmente più elevati rispetto allo scorso anno. Tutto costerà più caro, dall’aereo, all’albergo, dal ristorante al gelato.

I dati sono quelli delle principali associazioni dei consu­matori, che parlano di rincari senza sosta nel comparto del tu­rismo, un trend già scattato nelle scorse settimane. La villeg­giatura, insomma, sembra di­ventare sempre più un lusso per moltissime famiglie. Secondo un’indagine di Assoutenti, un volo per una destinazione di ma­re europea arriva a costare quanto un biglietto per New York, tocca i 1.000 euro se si sceglie l’Egitto e raggiunge i 1.700 euro se si vuole andare a Zanzibar. Per volare da Roma a Rodi partendo il 12 agosto e tor­nando il 19 agosto, per esempio, servono almeno 696 euro, e 694 euro da Milano a Tenerife, con­tro i 743 euro del volo andata e ritorno Roma-New York. Supe­rano i prezzi dei voli intercon­tinentali i biglietti per l’Egitto: nello stesso periodo (12-19 ago­sto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si par­te da 778 euro. E anche il Codacons registra aumenti annui per i prezzi dei biglietti aerei in media del 43,9% per i voli na­zionali, del 42,6% per le desti­nazioni europee e del +36,8% per ima meta internazionale.

Non va meglio sul fronte degli alloggi, soprattutto nelle città d’arte. I rincari in media sono del +13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio: «In testa alla classifica del ca­ro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture ricettive in genere sal­gono del 53% rispetto allo scor­so anno. Al secondo posto Pa­lermo (+35,9%), al terzo Milano (+27,7%). Seguono Olbia con un +27,2%, Venezia (+25,5%), Roma (+20,9%) e la provincia di Ravenna (+20%).

Sul fronte dei pacchetti va­canza, il rincaro medio è del +19,2%, ma si spende di più an­che per mangiare in bar e ri­storanti, +6,7%. «I gelati – si spiega – sono aumentati del 21,8%, gli aperitivi alcolici del 10%, la birra del 13,9%, mentre per una bevanda gassata si spende in media il 20,7% in più rispetto allo scorso anno. Non si salva dai rincari nemmeno l’in­salata, i cui prezzi salgono del 10,9%, e se si vogliono aggiun­gere i pomodori, la spesa rispet­to allo scorso anno aumenta ad­dirittura del 18,2%».

C’è un’altra insidia sulla stra­da delle vacanze, quella delle truffe e dei raggiri: Consume­rismo No Profit segnala un pic­co delle offerte truffaldine di viaggi, alloggi, voli e pacchetti vacanza a prezzi scontatissimi, che in realtà si rivelano espe­dienti per spillare denaro agli aspiranti vacanzieri. Del feno­meno riferiamo nell’altro ser­vizio in pagina.