Menu Chiudi

VIESTE – FESTIVAL CRISTALDA&PIZZOMUNNO, LO SPETTACOLO DELLA BALLERINA E PERFORMER SIMONA ATZORI

“QUI PER RACCONTARMI IN UN POSTO MAGICO”. QUESTA SERA NEL CASTELLO SVEVO, MARKO MILETIC E ANDREA SOLINAS —–

“I miei 20 anni più 2” è questo il titolo dello spettacolo della ballerina e performer Simona Atzori, artista poliedrica nata senza braccia, che ha aperto a Vieste il Festival Internazionale di musica classica, “Cristalda e Pizzomunno”. Con lei sul palco in riva al mare di Marina Piccola a Vieste, Marco Messina e gli amici ballerini di sempre che hanno aiutato Simona a rendere vivi quei ricordi per restituirli come dono al pubblico che l’ha sempre seguita.

Milanese (ma il cognome rivela le origini sarde dei genitori), 48 anni, Simona è un talento fuori dal comune, oggi una poliedrica artista di chiara fama: ballerina, pittrice, scrittrice affermata. “L’arte è parte della mia vita e mi permette di raccontarmi e comunicare. È un piacere essere qui a Vieste, un posto magico, una città meravigliosa. Festeggiare 20 anni di arte per me è una cosa straordinaria, un sogno che è diventato realtà. Le mie grandi passioni? Danza e pittura”.

Il festival ieri ha visto in scena all’Auditorium San Giovanni il duo Alessio Bidoli e Bruno Canino che si sono esibiti con violino e pianoforte. Oggi, mercoledì 12 luglio, sempre alle ore 21, ma questa volta nella suggestiva cornice del castello Svevo, Marko Miletic e Andrea Solinas (violoncello e pianoforte). Il gran finale sabato 15 ore 21 presso l’anfiteatro “Carlo Nobile” di Marina Piccola con lo spettacolo “Zeffirelli racconta Callas, Callas racconta Maria” con Laura Morante e Francesco Testi, voci recitanti, Valeria Marsheva al flauto, Davide Alogna al violino e Antonello d’Onofrio che ha ideato e scritto lo spettacolo in collaborazione con Daniele Costantini, al pianoforte. “Vieste, grazie alla caparbia dell’assessora Starace – ha affermato il direttore artistico Antonello d’Onofrio – ha sposato questo bel progetto con la grande musica classica che è la madre di tutte le musiche, e in quattro anni siamo riusciti a rendere la città garganica una delle capitali più importanti”.

saverio serlenga