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IL «GINO LISA» NUOVO CROCEVIA DEL TRAFFICO BUSINESS. FOGGIA COGLIE L’ATTIMO E PRENDE IL POSTO DI SALERNO. AUMENTANO ANCHE I VOLI DI AVIAZIONE GENERALE.

Non solo i voli di linea della Lumiwings segnalano numeri mai visti per l’aeroporto di Foggia (media passeggeri 53 a tratta, load factor sopra il 50%). Anche l’aviazione ge­nerale registra un’impennata degna di nota secondo le ultime rilevazioni riferite al mese di maggio. Nonostante il periodo già piuttosto datato, merita infatti un commento il dato evidenziato dall’associazione Vola Gino Lisa: 61 movimenti in un mese, in ascesa rispetto ai 43 atterraggi registrati ad aprile e ai 23 di marzo. La tendenza è continuata a salire a giugno, con la bella stagione è del tutto prevedibile che la rilevazione di giugno, luglio (ed evidentemente anche agosto) sia destinata a esplodere.

Parliamo di un traffico di nicchia ma molto remunerativo per gli aeroporti, i velivoli Granturismo vengono inseriti nella categoria del traffico privato, una clientela che va veloce e non bada a spese, abituata a muoversi in aereo tutto l’anno e che conosce un’impennata particolarmente nei mesi estivi. Un tipo di traffico che fa muovere anche l’indotto del noleggio d’auto o anche degli elicotteri, per un tipo di clientela che viene a farsi prelevare in aeroporto con il Van o con automobili extralusso. Aerei da 9-10 posti executive divenuti ormai presenza fissa sul piazzale dello scalo di viale degli Aviatori, su cui viaggiano pas­seggeri danarosi, uomini d’affari, o anche solo chi può permettersi un noleggio di questo genere (non comunque a costi abbordabili per tutte le tasche).

Un traffico a Foggia aumentato esponen­zialmente negli ultimi mesi e che aveva già lanciato segnali incoraggianti l’estate scorsa quando dal Gino Lisa non era ancora stato attivato il traffico di linea o commerciale che oggi a meno di un anno dal primo volo (30 settembre) sta facendo registrare numeri di tutto rispetto.

L’aviazione generale è una sorta di gallina dalle uova d’oro per Aeroporti di Puglia che aveva aperto la disponibilità dello scalo fog­giano non appena arrivarono le autorizzazioni per la nuova pista e in previsione della chiusura per lavori di ampliamento dello scalo aeroportuale di Pontecagnano (Salerno), l’ae­roporto della Costa d’Amalfi. Così Foggia è diventato lo scalo di riserva della clientela business, la chiusura dello scalo salernitano (fino al 31 dicembre) diviene un’opportunità per provare anche a fidelizzare un certo tipo di clientela. Era già accaduto, prima del Covid e ben prima dei lavori di allungamento della pista, quando comparvero sulla pista i primi aerei da venti posti diretti a Napoli Ca­podichino ma che facevano sempre più fatica a trovare uno slot per atterrare a causa del congestionamento dell’aeroporto partenopeo. Così un paio di piloti optarono sul Gino Lisa, in uno scalo praticamente deserto e con la possibilità di ultimare le procedure di sbarco in pochissimi minuti. Oggi anche Foggia rischia di essere più «trafficata» del solito, segno che evidentemente le voci girano.