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MANGANO FOLK BAND & A PARANZA R’O LIONE. “MEGL’ NA TAMMURRIATA CHE NA ‘UERRA E VOTA VO’ ” MARCELLO COLASURDO

Il maestro Mangano si fa portavoce per  la pace nel mondo “ no alla guerra si alla pace” stop war !!!!! Insieme!!!

E’ tutto pronto per S. Giovanni Rotondo “Villa Alibi” per il concerto ” FOLKMUSICANDO SUD “con Màngano e la sua FULL BAND  che si svolgerà sabato 29 Luglio alle ore 21,00 in occasione della “I° Sagra del Maialino” a San Giovanni Rotondo (Gargano) .

Michele Màngano il suo nome infatti oggi appare inserito nei testi di numerosi studiosi della materia,  e da anni è ormai rientrato a far parte di quella ristretta cerchia di studiosi della cultura popolare del centro-meridione. Ambasciatore del Folk Pugliese nel Mondo. Israele, Stati Uniti, Canada, Grecia, Creta, Africa, Austria, Germania, Ungheria, Francia, Libano, Cecoslovacchia, Spagna, Belgio, Svizzera, Albania, Slovenia, Montenegro,Estonia,Lituania, Olanda, Inghilterra, oltre all’Italia, i Paesi in cui ha esportato con notevole successo il Made in Italy.Numerosissime le apparizioni sui net-work nazionali ed internazionali, tra cui la RAI ,  la CNN e la BBC.Per circa 10 anni ha collaborato attivamente con RAI UNO, nella trasmissione UNO MATTINA, Utile e Futile, Geo, Bella Italia, Sereno Variabile, Domenica In, Mediaset ,Telenorba, nonché in vari documentari sul territorio.Tantissimi premi ricevuti in Italia e all’estero ,tra cui l’ultimo premio quello ricevuto “Premio alla carriera” ricevuto in questi giorni al Teatro Umberto Giordano da Lions Club Foggia Arpi nel Centenario Lions International .Conferisce all’uomo e al danzatore Michele Mangàno il Premio Lions ,”La terra che vive attraverso la danza.La Tarantella che diventa racconto.i piedi nudi per percepire il condatto profondo con la terra.Lemani che battono sulla pelle tesa di un tamburello.Il ritmo che coinvolge corpo e spirito.La musica che esplode e cadenza il ballo.Il canto che “urla” le origine montanare.Capelli e vesti” come bandiere al vento”.. 
Màngano con la sua Band e i Danzanova portano, sul palcoscenico il calore della tradizione mediterranea senza abbandonare la tradizione del Gargano e la Puglia in genere.

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Le danze appaiono più che mai festaiole, imprevedibili, suggestive, eccentriche, ma sempre permeate di un’eleganza e di una raffinatezza assolutamente inusuali per il mondo folk.

Afferma Màngano “sarà un omaggio alla mia terra con le voci del sud italia , si partirà dalla Tarantella del Gargano con un omaggio ai Cantori di Carpino e cioè Andrea Sacco,Antonio Piccininno,Uccio Aloisi, personaggio simbolo della tradizione musicale salentina ,Matteo Salvatore Folk Singer di Apricena e per poi arrivare al Re della Tammorra Marcello Colasurdo.Il concerto saà molto concentrato sull’indimenticato Marcello Colasurdo con dei testimoni della cultura tradizionale Campana “ A PARANZA R’O LIONE diretti da Antonio ‘O Lione detto Matrone e Giovanni Saviello è un gruppo di ricerca e di recupero delle tradizioni musicali popolari e  contadine  del Centro e del Sud Italia con fattispecie quelle campane. La sua lente di ingrandimento è posta principalmente sul “Suono, Canto e Ballo n’ copp’ o tamburo”ovvero tammurriata. Essa è un’espressione coreutico- musicale che ha come suo paradigma un antico e ciclico calendario contadino che si intreccia ad un percorso sacrale di feste e ritualità mariane : Madonna dell’Arco, Madonna delle Galline, Madonna dei Bagni ecc.

Il gruppo, oltre ad essere sempre presente alle succitate feste, propone spettacoli che narrano di devozione e di antiche feste contadine che proprio si esprimono attraverso la magica trilogia del suono, del canto e del ballo del tamburo ,hanno collaborato numerose volte e sono testimoni con Colasurdo.Il Maestro Colasurdo è stato un uomo che ha fatto della cultura una lotta sociale attraverso la tammurriata, sempre dalla parte degli ultimi. “Meglio na tammurriata che na guerra”:Marcello era la voce del Vesuvio, aveva dato alla tammurriata le radici e le ali, era uno sciamano delle nostre terre, aveva messo nella sua voce qualcosa che stiamo perdendo. Le sue invocazioni tra sacro e profano potrebbero essere di grande aiuto nel presente. “Viviamo oggi troppe divisioni c’è bisogno delle tammorre unite, di un paranzone unico, di un arcobaleno di tammorre questo è quello che diceva, odiava la guerra,le divisioni.Dobbiamo riprendere la cultura del cortile”, Marcello voleva questo.

francesco pio quaranta