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VIESTE – CASA DELLA SALUTE LA SECCA RISPOSTA DEL SINDACO NOBILETTI A FRATELLI D’ITALIA: “IL LORO PROBLEMA? CERTE VOLTE NON STUDIANO”

Non mancano le polemiche a Vieste sul­la gestione della salute pubblica di cit­tadini e turisti. L’ultimo attacco all’amministrazione comunale timonata da Giusep­pe Nobilettiarriva dalla sezione viestana di Fratelli d’Italia. “Se la politica di filiera non è solo uno spot per accaparrarsi poltrone, il Sindaco e Presidente della Provincia “bussino insie­me” alla Regione per garantire la salute dei viestani e dei turisti – scrivono i meloniani in un corposo comunicato diramato a mezzo stam­pa – Nobiletti sa che Vieste non ha neppure un pronto soccorso decente e funzionante? Ne ha mai parlato con i suoi amici Piemontese ed Emiliano che tagliano servizi ma fanno lievita­re i costi della sanità? Troppe sono le criticità che lamentiamo, a cominciare dall’emergenza-urgenza, passando per l’atavica mancan­za di personale, l’elisoccorso, la mancanza di un vero pronto soccorso. E tanti altri fattori le­gati al territorio, che aumentano il disservi­zio”.“Da un po’ di tempo al 118 – aggiungono dalla locale sezione – causa carenza di perso­nale medico, spesso l’unica ambulanza pre­sente non è medicalizzata, a scapito dell’effi­cienza dell’intervento. Serve chiedere aiuto ai Comuni viciniori, con conseguente ritardo e difficoltà nei soccorsi. Tale situazione si verifi­ca sia d’inverno che in estate, periodo in cui il servizio andrebbe invece potenziato, consi­derando il notevole afflusso turistico che supe­ra i 2 milioni di presenze. Anche a causa dei pensionamenti, la mancanza di personale vie­ne sopperita con medici occasionali che non garantiscono nessuna continuità e stabilità di servizio. Accanto alla carenza di risorse uma­ne, c’è da segnalare che il primo pronto soc­corso andrebbe potenziato con adeguata dia­gnostica e di laboratorio per rendere le presta- j zioni sanitarie adeguate ed efficaci. Preoccu­pano comunque le conseguenze della riorga­nizzazione sanitaria compiuta dalla Regione Puglia, che ha sancito la trasformazione dei punti di primo intervento di tipo ospedaliero in punti di primo intervento territoriali, a gestione 118.

Ciò comporta un diverso modello organizzati­vo del servizio di emergenze, tendente a con­cludere la prestazione sanitaria con il trasferi­mento in ospedale piuttosto che una prima va­lutazione diagnostica e terapeutica in loco, uti­le ad evitare ricoveri impropri”. A rendere più critica la situazione sanitaria inoltre si aggiun­gono altri fattori. “In primis – evidenziano da Fratelli d’Italia – l’orografìa del territorio: strade non facilmente percorribili, condizioni meteo avverse in inverno e traffico sostenuto in esta­te perii notevole afflusso turistico, sull’unica re­te viaria disponibile perii raggiungimento degli ospedali. E ancora, la distanza dal primoospe­dale utile: il più vicino è a Manfredonia a 70 chi­lometri, tra l’altro depotenziato nella sua attivi­tà, al punto da costringere perla maggior parte dei casi ad optare per l’ospedale “Casa Sollie­vo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo o gli “Ospedali Riuniti” di Foggia, con inevitabili ripercussioni sui tempi di ricovero. Il notevole afflusso turistico nella stagione estiva mette a dura prova il sistema di emergenza-urgenza nonostante l’utilizzo di una seconda ambulan­za di 118. Appare evidente la necessità che la Regione Puglia riveda l’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza. Si consentirebbe così al cittadino di avere sempre la possibilità h24 di una prima risposta a situazioni di ur­genza. Il servizio 118 di ambulanza medicalizzata presenterebbe in tal caso il braccio ester­no del soccorso con la possibilità di integrarsi funzionalmente con l’attività del presidio di pronto soccorso. Infine non va dimenticato il servizio di elisoccorso: per gli interventi nottur­ni e diurni invernali parte da Foggia. In estate per gli interventi diurni si trova a Vieste dove abbiamo l’elisuperficie distante 1 km circa dal presidio sanitario. Eppure sul pronto soccorso c’è un’elisuperficie mai attivata. Ciò consenti­rebbe, essendo l’equipe dell’elisoccorso com­posta da anestesista, rianimatore personale infermieristico specializzato, una risposta in­tegrata e maggiormente efficace da parte de­gli attori che partecipano all’attività di soccor­so, riducendo molto i tempi di trasporto verso gli ospedali idonei. Oltre al potenziamento del sistema di emergenza-urgenza è inoltre au­spicabile l’attivazione della cosiddetta “casa della salute” prevista per Vieste, che allo stato attuale rimane una mera enunciazione”- con­cludono i meloniani. Pronta la risposta del Sin­daco d Vieste Giuseppe Nobiletti che ha poi detto: “Le ambulanze sono state coperte en­trambe. Ciò che volevamo l’abbiamo avuto – rincara il primo cittadino – Casa della Salute? Il problema di Fratelli d’Italia è che certe volte non studiano. La casa della salute è un conte­nitore all’interno del quale vengono messe di­verse prestazioni che sono pressoché quelle che ci sono già. Stessa cosa per l’ospedale di comunità che non è altro che un UDT con un medico e lungodegenza. Gli ospedali di comu­nità, però, necessitano di un adeguamento strutturale su cui la ASL sta lavorando grazie al PNRR. Occorrono quindi i tempi tecnici. I meloniani che stanno al governo dovrebbero conoscere i tempi del PNRR. Dunque al posto di fare sterili polemiche al loro posto mi impe­gnerei piuttosto ad aiutare la Regione Puglia per il piano di rientro a cui sovraintende il Go­verno centrale. Dato che comandano potreb­bero fare “pressioni” per dare respiro alle re­gioni che si trovano nelle nostre stesse condi­zioni. Al momento a Vieste non ho avuto se­gnalazioni di disservizi, mi dicono che i tempi di reazione delle ambulanze vanno dai 7 agli 8 minuti. L’elicottero arriva. Le polemiche sterili e forzate non ci interessano. Tutti i paesi vorrebbero avere un proprio ospedale nelle città. Ad un certo punto, però, bisogna scontrasi con la realtà dei fatti”.

l’attacco