Eolico o fotovoltaico: è caccia agli spazi utili dove impiantare torri con eliche rotanti sospinte dal vento, o pannelli che catturano i raggi del sole. Una esigenza sempre più pressante per incrementare il contributo di quegli impianti alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (il vento e il sole) e dunque diminuire quanto più possibile l’uso di combustibili fossili e dunque la produzione dei deleteri gas serra. Una esigenza che spesso però si scontra con altri aspetti non meno meritevoli di attenzione e considerazione. È il caso, ad esempio, dei parchi eolici di considerevole dimensioni progettati nel golfo di Manfredonia che andrebbero a cozzare contro altre esigenze di carattere operativo dell’utilizzo del mare. E se i parchi eolici impattano in maniera vistosa con l’ambiente, quelli fotovoltaici si presentano meno invasivi e talvolta possono essere addirittura di sostegno ad altre attività. È il caso del parco fotovoltaico che si vuole impiantare sul lago di Varano con il gemello di Lesina, i più grandi del sud d’Italia, siti a nord del Gargano.
L’iniziativa è di un pool di produttori di molluschi garganici interessati a valorizzare la Laguna di Varano come bene economico-ambientale e dunque eliminando quei fattori che si sono rivelati dannosi per la produzione di molluschi come ad esempio innalzamento della temperatura che ha provocato una vasta moria di frutti di mare. Con la produzione annua di 13mila tonnellate di mitili, il lago di Varano si colloca al secondo posto in Puglia. Oltre ai molluschi in genere, si allevano vongole e ostriche.
Il progetto consiste nella installazione di pannelli fotovoltaici galleggianti che andrebbe ad incidere sull’ecosistema acquatico sottostante attraverso l’ombreggiamento che eviterebbe l’aumento della temperatura dell’acqua che a sua volta, a causa di altri processi naturali, provoca la diminuzione dell’ossigeno disciolto e dunque la moria di molluschi: mentre infatti i pesci si possono muovere alla ricerca di ossigeno, le ostriche e i frutti di mare rimangono immobili sul fondo.
L’idea progettuale risponde a un’esigenza espressa dai produttori di molluschi – rilevano in una nota – che hanno già subito una riduzione della loro produzione a causa dell’innalzamento delle temperature, che sta avendo un forte impatto anche sul prezzo del prodotto presso i consumatori. Si attuerebbe l’integrazione di un sistema di «energia verde» con un sistema di «allevamento sostenibile di molluschi» in una sinergia in cui il primo fornisce al secondo, ombreggiatura e ossigenazione. Un significativo sviluppo di sistemi già operativi al quale lavora il Consorzio Gargano Pesca costituito nel 2011 e opera nel settore della crescita «Blu» e dell’economia circolare partendo dal mare. Si compone di sei aziende che operano nell’area del Gargano tra il Golfo di Manfredonia e la Laguna di Varano nei settori dell’acquacoltura, della bio-bioeconomia, della cantieristica navale, della pescheria privata, della pesca sostenibile, della lavorazione e commercializzazione di pesce e molluschi e della produzione e lavorazione di salicornia. La progettazione del parco fotovoltaico galleggiante si avvale della collaborazione scientifica dell’Istituto Nazionale dì Ricerche sulle Acque di Cnr-Irsa.