“I nostri Servizi Sociali, come quelli di tanti altri comuni italiani, in queste ore sono schiacciati dalla pressione di decine, centinaia di cittadine e cittadini che, legittimamente, sono preoccupati e spiazzati dalla sospensione comunicata via SMS del Reddito di Cittadinanza. Una nostra assistente sociale ha vissuto momenti di apprensione, perché le aspettative e la tensione riversate inopinatamente sulle strutture comunali rischia di sfociare in episodi molto spiacevoli. Occorre fare chiarezza: né l’Inps né il Governo hanno informato i Comuni e le strutture comunali dei Servizi Sociali della perentorietà di una decisione arrivata via SMS, senza delucidazioni sulle eventuali – e comunque a noi non note – misure alternative di sostegno. I Servizi Sociali del Comune di Vico del Gargano, al pari di quelli di altri comuni, non sono stati dotati di fondi per interventi alternativi di alcun tipo. Deve essere chiaro: agli ex percettori il Comune non potrà dare alcun aiuto, spetta al Governo e alle forze politiche che hanno eliminato il Reddito di Cittadinanza valutare e fornire misure alternative, noi anche volendo non abbiamo le risorse necessarie”. “Al Comune e ai suoi Servizi Sociali non sono stati dati né le indicazioni né il tempo e tantomeno il modo di poter dare risposte alle richieste di informazioni che arrivano da tanti vichesi privati, di punto in bianco, di una misura di aiuto per chi è in difficoltà economiche e occupazionali”. É Raffaele Sciscio, sindaco di Vico del Gargano, a spiegare quanto sta accadendo dopo la laconica comunicazione via SMS che l’Inps ha inviato a moltissimi cittadini di Vico. “A molti, ma non a tutti i percettori di RDC, perché c’è stato anche chi non è ha ricevuto alcuna comunicazione, ed è comunque in ansia perché non sa come interpretare il mancato avviso ricevuto”.
Una situazione pesante e rischiosa, ben descritta da Gennaro Gazzi, presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, il quale ha dichiarato che “La sospensione via sms sta scatenando una guerra sui servizi sociali”, e ha aggiunto che non è accettabile scaricare sui Servizi Sociali l’onere di ritardi, omissioni e propaganda.
“Alle cittadini, ai cittadini e alle famiglie vichesi raggiunte dall’sms che comunica la sospensione del RDC da oggi, 31 luglio 2023, voglio ribadire che, al momento, il Comune di Vico del Gargano e i suoi Servizi Sociali, al pari di tutti i comuni d’Italia, non hanno ricevuto alcuna comunicazione né sono stati dotati di fondi da utilizzare per aiuti alternativi al Reddito di Cittadinanza. Speriamo che la situazione sia chiarita al più presto da chi ha la responsabilità sulle decisioni assunte, vale a dire da Governo e Inps”.
“A Vico del Gargano”, aggiunge Sciscio, “sono circa 450 le persone che finora hanno percepito il Reddito di Cittadinanza. Comprendo appieno la loro preoccupazione e lo smarrimento di fronte a una comunicazione via sms che non dà nessuna risposta né informa su quali siano, se ve ne sono, le misure che in qualche modo potranno sostenere d’ora in poi chi continua a trovarsi in difficoltà economica e senza lavoro. Auspichiamo che Governo e Inps si prendano le proprie responsabilità e facciano subito chiarezza”.