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RIGNANO GARGANICO/ CHI HA TROVATO IL TESORO DEL BRIGANTE GABRIELE GALARDI SEPOLTO A GROTTA PAGLICCI IL NOTO SITO PREISTORICO? LO SVELIAMO A BORGO DIVINO 2023.

Ne parlerà il pronipote Gabriele Falcone, autore di un volume storico sul brigante “Jalarde”.

Nella libreria del Circolo Culturale Giulio Ricci arriva “Il tesoro di Gabriele Galardi“, il volume di Gabriele Falcone che ci svela un mistero irrisolto da oltre un secolo e mezzo: chi ha trovato l’immenso tesoro del Brigante a Grotta Paglicci? E chi si è arricchito con quella fortuna?

Si dice che il tesoro del Brigante Jalarde, al secolo Gabriele Galardi da San Paolo di Civitate, fosse seppellito nel noto sito paleolitico di Grotta Paglicci, nell’omonima località ubicata in agro di Rignano Garganico (proprietà della famiglia Bramante-Ricci).

In un volume di oltre 200 pagine Gabriele Falcone, pronipote del Brigante, Medico Chirurgo in pensione, scrittore e ricercatore, ha raccolto le storie di famiglia legate a nostro protagonista giungendo una una tremenda conclusione: qualcuno ha trovato veramente il Tesoro di Jalarde ed è diventato improvvisamente ricco.

Chi è stato? Ce lo svelerà Falcone al Premio Jalarde a Rignano Garganico il prossimo 17 agosto 2023, a partire dalle ore 18.00, nell’ambito degli eventi legati a Borgo Divino 2023, il festival differente.

Ma chi è il brigante Gabriele Galardi a cui è stato dedicato il Premio Jalarde e cosa scrive suo nipote?

Il brigante pare fosse di origini campane (e non di San Paolo di Civitate). Decise di trasferirsi Rignano Garganico in Puglia, dove visse spesso rifugiato a Grotta Paglicci, . Sul brigantaggio post unitario nel Mezzogiorno sono stati impiegati fiumi di inchiostro, ognuno ha dato un senso e una giustificazione a tanto spargimento di sangue per una causa che, vista con l’occhio dell’invasore piemontese era delinquenza pura, dal punto di vista di chi l’invasione l’ha subita, riconquista della libertà perduta e difesa nei confronti di chi con la forza e l’arroganza era venuto a sconvolgere una cultura patriarcale e contadina che da secoli aveva guidato  la civiltà contadina arroccata, anche se nella povertà, sui valori della famiglia, del lavoro e della libertà. Punti di vista diversi, su cui la storia continua a dibattere.

E’ legata a una delle storie più leggendarie del brigantaggio di Capitanata la trama del libro “Il tesoro di Gabriele Galardi” (CDP Edizioni), scritto da Gabriele Falcone. Il volume sarà presentato anche dal nostro Centro studi a San Severo  sabato 28 febbraio 2015, alle ore 19, presso l’Associazione “Daunia Enoica” (vico Cicorielle). Il programma della serata prevede i saluti di Francesco Miglio, sindaco di San Severo e presidente della Provincia, e di Amedeo Renzulli, presidente della “Daunia Enoica”. Interverrà Giuseppe Clemente, presidente del Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata. Prevista anche la presenza dell’autore.
Una storia accattivante quella data alle stampe da Falcone. 

Gabriele Galardi, un personaggio importante nella storiografia locale post-unitaria, attorno al quale s’intrecciano vicende e leggende. Falcone le ha descritte con un percorso in cui rappresenta il dramma di un convinto carbonaro, prima in lotta contro i soprusi dei baroni latifondisti e dei Borboni, poi contro Garibaldini e Piemontesi. La rabbia per il suo vano sacrificio nel non aver potuto assicurare alla famiglia e alle figlie un futuro diverso. 

Con l’immancabile riferimento al “tesoro del brigante” nascosto, si diceva, nella Grotta Paglicci, allora rifugio di Galardi, ora importante meta archeologica.

Dopo la presentazione del libro è prevista “La cena dei briganti”, con una serie di degustazioni sui piatti consumati dalle “bande” nei loro covi così come descritte  nel diario di Tommaso La Cecilia, il “cacciatore di briganti”.

Un appuntamento che vede la sinergia tra il Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata”, il Crd, la “Daunia Enoica” e “Foyer ‘97”. Previsti anche interventi dell’attore Francesco Gravino e del cantautore Nazario Tartaglione.

Vi aspettiamo a www.borgodivino.org