Il parco è un maestoso crinale del promontorio del Gargano proteso nel mare Adriatico tra il golfo di Manfredonia e la baia di Mattinata. Un luogo magico dalla storia ultramillenaria testimoniata dalla necropoli delle antiche civiltà daunie, ma anche, a ragione della sua posizione strategica che consente di tenere sotto controllo un vasto territorio tra mare, terra e cielo, di volta in volta torre militare per la difesa costiera del Regno di Napoli, telegrafo ottico e faro di ausilio alla navigazione fino alla postazione antiaerea della prima Guerra mondiale.
Le evoluzioni tecnologiche e storiche hanno portato all’abbandono di quel sito per il quale il Comune di Mattinata ha appuntato l’interesse per una giusta valorizzazione storica e ambientale. Erano gli Anni 80 del secolo scorso quando per impulso di Silvio Ferri, archeologo toscano traslocato su queste terre, con le sue feconde ricerche ha acceso l’interesse per l’importanza e il valore dell’archeologia. Un filone sul quale si è inserito con passione e dinamismo di studioso, Matteo Sansone, al quale Mattinata ha intitolato il moderno e ricco museo archeologico che conserva le vestigia del territorio.
Un parco archeologico non si inventa da un momento all’altro tanto più che quello pensato per Monte Saraceno si presentava complesso e dunque oneroso. Opportunamente il Comune di Mattinata ha ritenuto di pianificare l’iter istitutivo su due livelli progettuali. Un master pian, ovverossia uno studio di fattibilità tecnico-economica approvato con delibera di giunta comunale n. 24 del 03-02-23, utile ad inquadrare gli obiettivi generali e poi singoli stralci progettuali per perseguire l’idea di realizzare un parco archeologico di tipo “multipolare”.
Più che giustificata la soddisfazione del sindaco Michele Bisceglia di poter dare inizio ad «un nuovo progetto – ha rimarcato – che va a potenziare la dotazione di strutture culturali che valorizzano la città garganica, apre nuove prospettive non solo turistiche delle quali potranno fruire le nuove generazioni. Un gran bel regalo per celebrare il 68° anniversario dell’autonomia amministrativa di Mattinata. Uno sprone per proseguire sulla strada di ulteriori conquiste».
Con questo iniziale finanziamento si potrà realizzare un primo stralcio funzionale dell’articolato progetto di Parco archeologico. Si potrà rendere immediatamente fruibile l’area archeologica con la dotazione dei servizi essenziali. E quindi il restauro dell’edificio ex stazione di vedetta della marina militare, quello più avanzato sul mare dei tre che saranno a loro volta resi fruibili. Qui saranno concentrate le principali attività di accoglienza del visitatore: allestimento museale-multimediale laboratori e servizi, ma anche infopoint, book-shop, caffetteria, servizi igienici.
gazzettadicapitanata