Cinzia Piccaluga è il nuovo direttore della Struttura complessa del Distretto socio sanitario di Vico del Gargano. Nominata con delibera del direttore generale Antonio Nigri, ricoprirà l’incarico a partire dal prossimo 16 agosto. Un’ esperienza ultra ventennale all’interno della Asl Foggia come dirigente del Servizio farmaceutico territoriale. Componente del Centro aziendale delle malattie rare.
«Ringrazio la direzione generale dell’Asl Foggia per l’incarico conferitomi. E’ con grande entusiasmo che mi appresto a dirigere il Distretto socio sanitario di Vico del Gargano»: le parole del neo direttore Piccaluga. I Distretti hanno ruolo fondamentale per il benessere e la salute dei cittadini. In particolare quello di Vico si estende su territorio molto vasto che comprende i comuni di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi, Vieste e Vico.
Di fondamentale importanza il ruolo dei sindaci, quali autorità sanitarie locali. Parte integrante per la programmazione socio sanitaria, il comitato dei sindaci esercita un ruolo consultivo, propositivo e di verifica sulla programmazione delle attività distrettuali al fine di rendere ancora più efficiente ed efficace la funzione del Distretto quale centro di riferimento sanitario delle comunità locali. «Cooperazione e collaborazione la nostra mission per garantire al meglio i servizi erogati», conclude Piccaluga. «Si procede con gli incarichi di Direzione delle strutture aziendali, aggiunge Nigri. Il Distretto socio sanitario costituisce, per i cittadini residenti nel territorio, il punto di riferimento per I accesso a tutte le prestazioni socio sanitarie dell’Azienda. Coinvolge una molteplicità di servizi come la promozione della salute, l’accesso alle cure primarie e le prestazioni specialistiche, la gestione dei rapporti con medici e pediatri di famiglia, le cure domiciliari, l’assistenza all’infanzia e agli anziani, l’assistenza sociale, la salute della donna. Il Distretto socio sanitario, dunque ha ima funzione importantissima, finalizzata a realizzare nel territorio un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e tra questi e i servizi socio-assistenziali, in modo da consentire una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione», conclude Nigri.