Per i bilanci veri e propri serviranno ancora diverse settimane ma sin dalla metà di luglio si è compreso, in Puglia come sul Gargano, come la stagione estiva 2023 non stesse confermando gli ottimi risultati delle precedenti annate.
Abbiamo raccolto testimonianze di vari operatori turistici di Vieste, la capitale pugliese delle vacanze. A mio parere non è cambiato molto”, fa eco un secondo operatore turistico della città garganica.
“Questi sono i flussi di turisti a Vieste. Gli anni precedenti sono stati anomali a causa del problema del Covid che ha spinto le persone a rimanere in Italia. Cosa offre Vieste oltre alle strutture ricettive, al mare e al borgo ottocentesco? Ci sono i servizi che una destinazione turistica dovrebbe offrire? Siamo fermi da decenni, aspettando che i turisti vengano da noi. Cosa offre il paese? Abbiamo rotonde lussureggianti nuove, parcheggi nuovi, un mercato coperto nuovo. Certo, è un miglioramento, ma come attiriamo la gente? Perché dovrebbero scegliere Vieste invece delle Canarie? Eppure Vieste ha un mare e una spiaggia che sono molto più piacevoli rispetto a quella località. Ma non è sufficiente. Sono i servizi e le infrastrutture a fare la differenza in una destinazione turistica. Le strade sono quelle che sono, la programmazione turistica è quella che è, a parte qualche evento specifico. Non parliamo, poi, dei trasporti pubblici: nel 2023 un viaggio in autobus da Foggia a Vieste impiega ancora 2 ore e 45 minuti. Di cosa stiamo parlando? Abbiamo avuto fortuna nelle stagioni passate, ma cosa abbiamo fatto per rendere questa destinazione turistica performante di anno in anno?’’.
Un aspetto che diversi evidenziano è legato ai giovani, che non troverebbero sul Gargano il giusto divertimento. “Una destinazione turistica dovrebbe attrarre tutti i target. A Vieste, il target giovane non sembra interessare, perché potrebbe portare solo problemi, quindi è meglio eliminarlo”, commenta un’operatrice. “Dobbiamo riflettere su questo: gli alloggi non sarebbero mai troppi con un turismo organizzato, certo che se rimaniamo fermi ad aspettare che il cielo ci mandi un segnale per ciò che il Creatore ci ha dato allora dobbiamo fare affidamento solo su noi stessi, ognuno pensando al proprio piccolo mondo”.
Altri sottolineano come anche gli incendi delle scorse settimane – che a Vieste hanno colpito la zona di Baia San Felice fino a Gattarella, terrorizzando gli ospiti e i residenti e costringendo ad evacuare migliaia di persone – siano stati un motivo di forte preoccupazione per la clientela e possano aver scoraggiato prenotazioni.
“Ha ragione chi lo afferma ma questo è un fenomeno recente. Le prenotazioni per agosto sono stagnanti da molto tempo”, analizza un albergatore della città del Pizzomunno. “Quelli che pianificano le vacanze in agosto lo fanno in anticipo”.
Attualissimo è, infine, il dibattito sull’aumento dei prezzi in Puglia, dal Gargano al Salento, passando per la Valle d’Itria. “Purtroppo da noi 4 persone per 10 giorni pagano 100 euro di tassa di soggiorno”, osserva un ristoratore viestano facendo i conti in tasca ad una famiglia tipo di turisti in vacanza in città.
“Se trovano un parcheggio devono pagare dai 5 ai 10 euro a sera, quindi almeno 50 euro. Se non lo trovano rischiano una multa e 200 euro se gli viene rimossa l’auto. Poi, se vanno in certi ristoranti, la spesa è molto alta. Da me due turisti hanno speso 150 euro. ‘Invece a Montesilvano non avviene niente di tutto’, questo mi ha risposto un turista. ‘Certo non è Vieste, ma Vieste è costosa, lontana e non è più alla mia portata’. Questo è il messaggio che viene trasmesso. Meglio Montesilvano, il Salento o la Grecia, si paga molto meno”. Nell’estate della riattivazione dei voli dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia è un vero paradosso.
Tanti lamentano i danni connessi alle frequenti interruzioni di corrente elettrica e fanno una diversa analisi dei prezzi: “lo non credo sia il parcheggio o la tassa di soggiorno e nemmeno l’ombrellone. I prezzi a Vieste sono onesti, provate ad andare in Salento o in Liguria o in Costiera amalfitana…Bisogna aumentare la qualità dei servizi perché aumenti anche la qualità del turista. Meno quantità, più qualità. La crisi economica affligge le famiglie del ceto medio basso che è il target di Vieste. Se si alza il tiro non c’è crisi’’. “Infatti le singole voci, prese singolarmente, non sono il problema”, fa eco un altro imprenditore. “Ma se fai la somma e comprendi la benzina per arrivare a Vieste, per 10 giorni sono almeno 250 euro in più. Con l’inflazione alle stelle, molti hanno preferito altri luoghi e ce lo hanno detto in maniera molto esplicita, Vieste è bella ma è troppo cara! Secondo me bisogna abbassare i prezzi, non è possibile chiedere 1.600 euro per due persone nella parte antica di Vieste dopo Ferragosto”. In generale emerge nel comparto la consapevolezza che il livello dei servizi vada accresciuto e che i prezzi debbano essere commisurati a ciò che si offre. Infine l’ultimo appunto: “Un altro problema serio è il nostro pronto soccorso. Tralasciando l’inverno, quando siamo senza equipe medica, d’estate non c’è una sala gessi funzionante con annessa sala raggi. Per una semplice ingessatura siamo costretti a mandare i nostri ospiti a Manfredonia o a San Giovanni Rotondo”.
l’attacco