IL CAMBIO DI PASSO Notarangelo (Federalberghi): «I turisti scelgono la qualità dei servizi, qui non siamo a Capri». Il successo dell’albergo Pet-friendly –
L’URLO DEL SINDACO Nobiletti tuonò: «Non siamo a Montecarlo», la sfida sui prezzi sembra essere riuscita. «Siamo l’altra Puglia dai piedi per terra» —–
Turismo sul Gargano, non tutto è oro quel che luccica. Ma non siamo certamente alle stravaganze (dai prezzi ad alcune intemperanze di operatori) registrate in altri luoghi della Puglia. Da quando il sindaco nonché presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, tuonò: «Non siamo a Montecarlo» per evitare che la polemica sui prezzi coinvolgesse anche il promontorio, l’estate sulla Montagna del Sole ha preso un’altra piega. Nessuno si è lamentato dei prezzi troppo alti, salvo forse qualche eccezione. Possiamo dire che forse il Gargano abbia superato il suo esame di maturità anche se non è ancora tempo per i bilanci definitivi.
E comunque anche nello Sperone d’Italia è tempo di una riflessione tra gli operatori turistici. È un processo in atto da qualche anno: è sempre più evidente l’idea che le bellezze paesaggistiche e naturali, le Golette blu e il mare pulito, la buona cucina e l’accoglienza genuina da parte della popolazione (se n’è avuta prova in occasione dell’incendio di luglio alla baia di San Felice, tre alberghi evacuati) potrebbero non bastare più per mantenere gli standard che fanno di Vieste una delle dieci capitali del turismo d’Italia con 2,5 milioni di presenze. Quest’anno forse il primo campanello d’allarme, anche se il bilancio – val la pena ribadirlo – non è ancora definitivo. Da un’affluenza assolutamente incoraggiante nei primi mesi dell’anno (al punto che si è cominciato a parlare di destagionalizzazione finalmente compiuta), si è passati a un mese di giugno positivo, ma nulla di trascendentale, quindi a un calo, sia pure contenuto (-0,2%) a luglio. Ad agosto la curva dovrebbe essere in risalita, ma è un mese che non fa quasi più testo nel senso che il pienone in questa fase è storicamente assicurato. Sarà semmai più interessante verificare il dato che si riuscirà ad ottenere a settembre.
Il presidente di Federalberghi, Gino Notarangelo, è sicuro che il Gargano stia nel pieno di una fase di transizione: «Stiamo passando dai pienoni indiscutibili, a un regime di conversione del turismo estivo più orientato sulla qualità dei servizi e sulla cura dei dettagli. Non siamo a Capri, dove il turismo in ogni caso si reca perchè attratto dal fascino del nome. Intendiamoci, il brand Gargano è ancora forte. Ma non basta più proporlo nelle stesse modalità in cui veniva proposto venti o trent’anni fa. Faccio qualche esempio: oggi il turista va specializzandosi, le famiglie restano sempre il nostro “core business” ma accanto alla domanda abituale va facendosi strada un tipo di turismo in cerca del particolare e vuole essere accompagnato in questo percorso, altrimenti l’offerta è così varia che non ci mette nulla a cambiare aria. Ad esempio sempre più persone si recano a Peschici nel ristorante a strapiombo sul mare di Domenico Cilenti (Posta di Basso: ndr) una stella Michelin; un centro vacanze unico nel suo genere, il Villaggio club degli Ulivi, è diventato punto d’attrazione per molti turisti che viaggiano con uno o più animali al seguito e molto spesso non sanno a chi lasciarli perchè nemmeno nelle strutture più progressiste c’è posto per loro. Un’offerta, quest’ultima, che recepisce una domanda in costante crescita, oggi una famiglia su tre ha un animale in casa ma quando deve andare in vacanza c’è sempre il problema di dove lasciarlo».
«Siamo aperti da cinque anni – conferma Luigi Armiento, responsabile del Pet-Village viestano – accogliamo esclusivamente questo tipo di richiesta. Da noi vengono famiglie e coppie con uno o più animali al seguito. Abbiamo spazi comuni, dalla sala ristorante e animazione e luoghi dove gli animali possono correre a proprio piacimento, anche una piscina d’acqua dolce esclusivamente per i nostri amici a quattro zampe. È come se avessimo risolto un problema a molte famiglie che viaggiano ormai regolarmente con il cane e trovano continuamente porte sbarrate davanti a loro: non tutti accettano due o più cani nella stessa struttura».
L’estate non è ancora finita, ma gli indicatori del sindaco di Vieste suggeriscono l’idea che il turismo Garganico sia nel pieno di una sorta di “upgrading”. «I miei indicatori sono la tassa di soggiorno, i numeri sul quantitativo di immondizia da smaltire, i parcheggi: i numeri indicano un calo dello 0,2, credo che agosto sia andato in linea con gli altri anni. Però se vogliamo tener presente che la stagione anche sul Gargano si è allungata, non dovrebbe esserci stata una flessione importante. Il traffico è intenso nelle strade e nei luoghi di ritrovo, ad agosto siamo stati puntualmente in ansia con lo smaltimento dei rifiuti. A giugno era andata benone, ad aprile e maggio vediamo aumentare di gran lunga le presenze rispetto ai corrispondenti mesi degli anni scorsi. E questo grazie anche ai Bed & breakfast, una risorsa per noi ed a cui si deve anche la capacità di rigenerare il centro storico. Siamo l’altra Puglia che tiene saldamente i piedi per terra».
gazzettadelmezzogiorno