L’estate è al rush finale anche se fa ancora molto caldo, ma a Peschici come nelle altre località turistiche c’è ancora tanta gente in vacanza. Il centro storico di Peschici, tra i più belli in assoluto, ancora una volta pomo della discordia sul caso movida. Da una parte i gestori dei 4 disco bar che pretendono di trasmettere musica fino a tarda ora, dall’altra i residenti e gli ospiti del borgo antico che pretendono di trascorrere il meritato periodo di riposo senza tanto rumore. In mezzo l’amministrazione comunale che cerca di trovare una soluzione, molto difficile da raggiungere.
“Chi non rispetta le regole – ha spiegato il comandante della Polizia locale, Carmine Soldano – va incontro a sanzioni. C’è un regolamento stipulato e firmato prima dell’estate in Prefettura e che interessa tutte le località rivierasche del Gargano, e che prevede di fermare la musica all’esterno non oltre l’una, e lo stop alla somministrazione di alcolici alle 2. Funziona così. Noi Polizia Locale in collaborazione con i carabinieri cerchiamo di far capire ai proprietari dei locali che queste sono regole che vanno rispettate, chi non lo fa viene sanzionato. Ed è quello che stiamo facendo da luglio con verbali a cui seguono ordinanze di chiusura”.
“Non vorremmo mai arrivare a questo epilogo – aggiunge il sindaco Luigi D’Arenzo -. Capiamo bene che tutti devono lavorare in questo periodo, e lo si può fare anche cercando il giusto equilibrio tra le due parti. Tant’è che nei prossimi giorni convocherò una riunione con gestori dei bar e residenti del centro storico. A chi dice che stiamo sorvolando, rispondo semplicemente che abbiamo già emesso 5 ordinanze di chiusura, ed una sesta scatterà nei prossimi giorni. A Peschici negli anni passati mai una chiusura, solo qualche verbale dei carabinieri che non trovavano seguito. Questi locali non sono discoteche, sono bar e devono rispettare le vigenti norme, convinto, ripeto che quanto prima troveremo il giusto equilibrio. Ieri sono stato convocato da prefetto e questore per fare il punto”.
saverio serlenga