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L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DELLE ISOLE TREMITI: NO AL COMMISSARIAMENTO DELL’ENTE PARCO DEL  GARGANO.  RISPOSTA ALLE ACCUSE MOSSE DA ARTURO SANTORO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELLE ISOLE TREMITI

In riferimento a quanto affermato in varie comunicazioni dal Consigliere comunale di Isole Tremiti Arturo Santoro (che tra l’altro si auto-attribuisce il ruolo di delegato del Comune ai rapporti con l’Ente parco nazionale del Gargano) e alla lettera da questo inviata al Ministro dell’ambiente – veicolata su vari organi di stampa – per chiedere il commissariamento dell’Ente parco nazionale del Gargano perché incapace di promuovere adeguate forme di tutela e sviluppo dell’area Marina Protetta (AMP) di cui è – per Legge – soggetto gestore, il Presidente Pasquale Pazienza risponde e chiarisce quanto segue.

Sin dal suo insediamento nell’agosto del 2019, il prof. Pazienza ha orientato l’Ente parco a impegnarsi in una profonda riorganizzazione di attività e di relazioni per affermare un basamento di trasparenza e di legalità in tutto ciò che riguarda la sua operatività nel territorio. Così è stato anche per quanto riguarda l’attività dell’Ente nelle Isole Tremiti dove purtroppo – nonostante la presenza di una consistente quota nella Comunità locale di persone volenterose e desiderose di vivere in un contesto ordinato e rispettoso di leggi e regole – l’esistenza di situazioni di irregolarità non è certo cosa desueta e non raramente si sono registrati comportamenti ritorsivi e diffamatori quando si sono toccati interessi illegittimamente precostituiti.

Uno dei tasselli più importanti di questa spinta operativa è il lavoro portato avanti da qualche tempo a questa parte dalla Presidenza del parco per dotare l’AMP di un Regolamento d’uso. L’AMP delle Isole Tremiti, istituita ben 34 anni fa, non è mai stata dotata di questo fondamentale strumento utile a disciplinare le attività in essa esercitabili definendone limiti e divieti. È solo grazie all’impegno profuso da questa presidenza dell’Ente parco – in sinergia con l’attuale Amministrazione Comunale – che l’AMP avrà a breve il suo Regolamento d’uso dal quale discenderanno inevitabili implicazioni sul miglioramento dell’attività di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine.

Nell’alveo della stessa logica operativa, l’Ente parco ha anche provveduto qualche anno fa a completamente riorganizzare la gestione del campo boe (il campo di ormeggi strutturato con 69 gavitelli a servizio di residenti, diportisti e attività di diving) precedentemente caratterizzata da non poche irregolarità (sia nelle procedure di affidamento operate dallo stesso Ente che in alcuni ambiti d’esercizio dell’attività in campo) e dal fatto di essere sempre stata una voce  di significativa perdita nel suo bilancio. Detta riorganizzazione, non solo ha consentito di riportare l’attività sul piano del rispetto delle norme, ma ha anche permesso di assicurare alle casse dell’Ente introiti per circa 60 mila Euro l’anno trasformando ciò che era un costo secco in una fonte di guadagno da reinvestire in qualità ambientale del luogo e nel miglioramento di servizi. Nella stessa ottica di miglioramento dei servizi, l’attuale governance dell’Ente parco è riuscita ad ottenere circa 1 milione e 600mila euro di fondi PNRR con cui procedere, nell’arco del prossimo biennio, a un significativo ampliamento del campo boe. Il Parco ha anche finanziato, appaltando lavori per circa 400 mila Euro, il ripristino di segnalamenti marittimi – da troppo lungo tempo mancanti e ora in fase di completamento – necessari alla identificazione del perimetro dell’AMP.

Il Parco, inoltre, e non per ultimo, rispondendo utilmente a un bando del Ministero dell’ambiente, specificamente dedicato alla infrastrutturazione delle aree marine protette in maniera sempre più green e sostenibile, è riuscito ad aggiudicarsi i fondi vincolati all’acquisto di mezzi elettrici dotandosi di due barche elettriche destinate ai servizi di monitoraggio e di presidio dell’area oltre che di assistenza e trasbordo su terraferma degli utenti degli ormeggi così chiudendo ulteriormente il cerchio per la realizzazione in AMP di un servizio sempre più efficiente e a basso impatto ambientale. Finanche l’acquisto di queste due barche, che normalmente verrebbe considerato come un valore aggiunto per il miglioramento della qualità ambientale del territorio, viene invece rese oggetto e strumento di una campagna diffamatoria e soprattutto menzognera sui social non essendo stato fatto alcuno spreco di denaro pubblico. Tutte le contro-argomentazioni prodotte, dunque, sono null’altro che becere polemiche orientate ad inquinare oltre che offendere l’operatività dell’Ente che – come già ricordato – sta profondendo grande impegno nell’affermare il rispetto di leggi e regole.

Insieme a questi progetti, il Parco ne ha sviluppati numerosi altri a beneficio del territorio delle Tremiti e dell’AMP (n.d.r. le Isole Tremiti rappresentano l’unico Comune ricadente al cento per cento nel perimetro del parco nazionale del Gargano): dal finanziamento dei lavori di efficientamento energetico della palazzina dell’Ente parco adibita a centro polifunzionale delle Isole Tremiti, ai lavori di manutenzione della pineta – di imminente avvio – e ai tanti altri progetti a tutela dell’ecosistema terrestre e marino locale (i.e. Life Diomedee per l’eradicazione di specie aliene, Mare Caldo per il monitoraggio delle temperature in mare, ecc.). Tutto ciò senza considerare il supporto che l’Ente parco ha assicurato negli ultimi anni ai fini dello svolgimento di numerosi eventi culturali.

Va peraltro detto che l’individuazione delle esigenze contemplate in una buona quota di questi progetti è stata fatta in condivisione con l’Amministrazione comunale di Tremiti a dimostrazione – differentemente da quanto sostenuto da Santoro – della più che utile sinergia istituzionale venutasi a strutturare tra i due enti soprattutto nella fase più recente, ovvero quella che fa riferimento all’impegno del compianto Sindaco Pinuccio Calabrese.

Tuttavia, è bene precisare, in questi anni non sono mancati deplorevoli episodi, finanche minacce – naturalmente riportate all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria – che hanno riguardato direttamente o indirettamente le posizioni assunte dall’Ente Parco. Come pure non sono stati pochi gli episodi di “vandalismo” se non addirittura di “sabotaggio” del campo boe da esso realizzato come, per esempio, furti di boe, recisione di cime di ancoraggio di gavitelli di ormeggio ai jumper installati nel fondale marino e altro ancora. Si assiste dunque a un costante e grave quanto distopico attacco che tenta di inibire la positiva collaborazione con il Comune di Tremiti e la possibilità di continuare a produrre risultati positivi per il territorio e la sua Comunità.

In riferimento a tutto quanto sin qui riportato, l’Ente parco ribadisce la propria apertura e disponibilità al confronto con i vari attori territoriali nel fermo convincimento che il saper fare rete – soprattutto in una logica di sinergie istituzionali – rappresenta un importante presupposto per il raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo territoriale. Tuttavia, è il caso di tornare ad evidenziare, l’Ente non ha mai dialogato e mai dialogherà con soggetti che fanno della mistificazione e della strumentalizzazione la ragion d’essere del loro operato.

Ciò è ancor più vero per chi, pur rivestendo ruoli istituzionalicome nel caso del Presidente del Consiglio Comunale di Tremiti Arturo Santoro – assume nella quotidianità comportamenti abusivi e lesivi del perseguimento di un interesse generale rappresentando così una disdicevole vetrina del territorio oltre che un esempio gravemente negativo per gli altri componenti della stessa Comunità di appartenenza e non solo.

Ci si riferisce nello specifico al fatto – puntualmente segnalato alle Autorità competenti – che il Presidente del Consiglio comunale di Tremiti, Arturo Santoro, utilizza come punto di ormeggio del proprio natante una boa ancorata a un “corpo morto” (n.d.r. un masso sul fondale) abusivo posto all’interno del campo boe dell’AMP forzatamente inibendo in tal modo l’utilizzo di un gavitello regolare la cui cima di ancoraggio al jumper è stata inspiegabilmente recisa per ben due volte nonostante un primo ripristino.

Questi sono tutti aspetti che si ritiene utile evidenziare per creare un basamento di consapevolezza in tutti coloro (e particolarmente in quelli investiti di responsabilità istituzionali) che a vario titolo di interesse – personale o politico – inneggiano a battaglie contro il Parco e/o appoggiano posizioni del tutto prive di ogni fondamento.

Nell’apprendere con favore che l’Amministrazione comunale di Tremiti ha diffuso un comunicato con cui prende le distanze dalle infondate dichiarazioni e dalle richieste di Santoro l’Ente parco ribadisce il suo fermo impegno a lavorare nel solco della legalità e a seguire ogni percorso utile ad affermarla oltre che a tutelare la validità e l’onorabilità del suo operato.