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FORZA ITALIA UFFICIALIZZA: “A MANFREDONIA PASSIAMO ALL’OPPOSIZIONE. INCRINATO IL RAPPORTO DI FIDUCIA CON ROTICE”

A Manfredonia è ufficiale il passaggio all’opposizione di Forza Italia, il partito artefice della vittoria di Gianni Rotice nel 2021. Il sindaco, al momento dimissionario, si trova adesso con una maggioranza risicatissima; in minoranza, invece, ci sono i 9 consiglieri storici più i tre di Forza Italia. Per sfiduciarlo bastano 13 firme.

Ecco cosa scrivono i forzisti in una nota: “Abbiamo seguito con interesse l’intervento dei benedicenti Rotice e l’amministrazione comunale, per ultimo quello di un eurodeputato emiliano della Lega, partito che non ha partecipato nemmeno alle ultime consultazioni amministrative e che ci risulta assente nel territorio di Manfredonia. Ebbene quest’ultimo europarlamentare con un suo comunicato sostiene la necessità della continuità dell’azione della giunta Rotice, non trattenendosi persino dal puntare il dito a casaccio senza essere del nostro territorio e senza conoscere la realtà della politica manfredoniana. Se l’eurodeputato della Lega fosse un nostro conterraneo, saprebbe che se il centrodestra a Manfredonia esiste ed ha vinto alle ultime comunali è perché Forza Italia ha sempre sostenuto i valori della trasparenza e della partecipazione, del coinvolgimento dei cittadini e del buongoverno“.

Per gli azzurri “è proprio per questo, per rispetto a questi nostri valori cardine, che siamo sempre più convinti che il ruolo di Forza Italia all’interno del consiglio comunale di Manfredonia non possa che essere alla opposizione, essendosi incrinato il rapporto di fiducia con il sindaco, che ha deciso per la defenestrazione del suo vicesindaco Giuseppe Basta e il ritiro della delega alla consigliera Liliana Rinaldi. Ciò all’esito di richiesta di chiarimenti su più iniziative, per ultimo, ma è solo uno dei tanti casi, a Borgo Mezzanone: chiarimenti inspiegabilmente negati dal primo cittadino. Quello che Rotice vuole celare è che questa crisi politica sia nata non solo con le dimissioni misteriose dell’assessore Libero Palumbo del movimento ‘Città Protagonista’, su cui ci saremmo attesi chiarimenti dal sindaco, mai pervenutici, ma anche da una nostra richiesta di studiare le carte, perché un amministratore si assume la responsabilità degli atti che vota, ma soprattutto deve valutarli con zelo e attenzione per tutelare l’interesse e il bene della comunità. Questo significa adempiere con serietà al proprio mandato, nella consapevolezza di incidere sul futuro dei cittadini. Ad ogni modo, il sindaco adesso ha i numeri per continuare a governare. Che lo faccia e, al di là delle sue fantasiose narrazioni su ciò che è realmente successo, faccia uscire Manfredonia dalla palude stagnante in cui si trova”.