E’ stato presentato il Documento Operativo Regionale per la Difesa del Suolo (DORDS), durante un seminario organizzato nel padiglione 152 della Regione Puglia, nell’ambito dell’86.ma edizione della Fiera del Levante.
Obiettivo del documento è quello di rafforzare gli aspetti gestionali, organizzativi e di semplificazione nelle politiche regionali di tutela e difesa del suolo alla luce del ruolo più forte che le Regioni hanno assunto dopo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2021, che disciplina le procedure di finanziamento di interventi di difesa del suolo.
Il Documento Operativo, introdotto per la prima volta in Puglia con la Legge di Bilancio 2023 per orientare la programmazione degli interventi e le opere per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico a scala regionale, è stato presentato da una serie di interventi:
“Dal 2014 esiste la figura del Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, che è il presidente della Regione e, in Puglia, a partire dal 2015, abbiamo attivato 219 interventi di messa in sicurezza del territorio per prevenire alluvioni e frane, in particolare sono state finanziate 175 opere di mitigazione per circa 500 milioni di euro a beneficio di numerosi Comuni pugliesi di cui circa la metà in provincia di Foggia che è la parte della Puglia più bisognosa di politiche di difesa del suolo”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Infrastrutture, Raffaele Piemontese.
“La struttura commissariale – ha dichiarato Elio Sannicandro, direttore di ASSET – insieme alle strutture regionali, l’Asset e la Sezione Difesa del Suolo stanno lavorando non solo nel rinforzare la struttura operante sul dissesto idrogeologico, tema particolarmente d’attualità, ma soprattutto per aggiornare sia le metodologie e sia le tecniche di intervento, rendendole più integrate, più in equilibrio con l’ambiente, ottimizzando le risorse e facendo interventi strettamente necessari e più funzionali alla prevenzione“.
Punto di forza del nuovo strumento di governance è il rafforzamento della partecipazione degli enti locali nel processo di protezione dalle fragilità del territorio e tutela dei beni e delle vite umane. Sebbene la scala di attivazione non può che essere quella di bacino, versante e comunque di “area vasta”, l’implementazione di strumenti di sussidiarietà tra i livelli amministrativi locali e territoriali si ritiene essere l’elemento vincente per “fare comunità” anche attorno a questi temi.