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A VICO E NELLA SUA SAN MENAIO TORNA A SPLENDERE IL GENIO DI ANDREA PAZIENZA

Con “Che Pazienza!” due serate memorabili, con musica-teatro e videomapping. Venerdì 22 a Vico del Gargano e domenica 24 settembre a San Menaio, luogo del cuore dell’artista.

Il ricordo e l’omaggio al genio, all’arte, alla bellezza e grandezza espressi da uno dei più grandi artisti italiani del ventesimo secolo: Andrea Pazienza.

Venerdì 22 settembre a Vico del Gargano e domenica 24 settembre a San Menaio, la località balneare vichese che fu amore e fonte di ispirazione per l’artista sanseverese, andranno in scena le iniziative di “Che Pazienza!”: videomapping, monologo, dj set e due serate all’insegna dell’arte immortale, senza tempo e sempre giovane, attuale e vitale di un uomo capace di trasformare sogni e inquietudini in disegni, fumetti, opere straordinariamente uniche e originali.

Venerdì 22 settembre, alle ore 20, il videomapping “Che Pazienza!” sarà proiettato sull’imponente e storico Palazzo della Bella di Vico del Gargano. Alle ore 21, in Piazza San Domenico, sarà messo in scena “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti”, monologo di Christian Poli, disegnato con Andrea Santonastaso, regia di Nicola Bonazzi. In caso di pioggia, lo spettacolo si svolgerà all’interno dell’Auditorium comunale, in via San Filippo Neri.

Domenica 24 settembre, lo stesso videomapping, realizzato grazie anche allo SPLASH – Archivio Bibliografico “Andrea Pazienza” di San Severo che ha collaborato alla selezione di immagini e disegni, sarà proiettato alle ore 20 sulla Torre dei Preposti a San Menaio. Sempre a San Menaio, alle ore 20.30, il DJ Set di Acido Domingo, al secolo Emanuele Menga, autore della soundtrack che accompagna il videomapping.

“MI CHIAMO ANDREA…”. Il monologo “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti” è una produzione del Teatro dell’Argine. Fu presentato e debuttò a Bologna nel 2018.

Andrea Santonastaso, attore oggi, disegnatore di fumetti una volta, racconta, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l’arte del più grande disegnatore di fumetti (e non solo, anche pittore, autore, poeta…) che il nostro Paese abbia avuto: Andrea Pazienza. Lo fa dichiarando la sua impotenza di fronte al talento immenso di questo istrione dei pennelli. Lo fa dichiarando la sua inferiorità, ma anche la sua rabbia di fronte allo spreco cosciente e quasi premeditato di tanta arte. Lo fa raccontando Pentothal, Zanardi, Pertini, entrando “dentro” a “Gli ultimi giorni di Pompeo” e disegnando in scena.

SAN MENAIO, IL CUORE DI ANDREA PAZIENZA. “Il Comune di Vico del Gargano”, spiega il sindaco Raffaele Sciscio, “con questa iniziativa ha inteso omaggiare Andrea Pazienza e valorizzare il suo amore caleidoscopico per San Menaio, una delle sue località del cuore e dell’anima. La nostra frazione balneare fu il luogo d’ispirazione privilegiato da un artista capace di utilizzare ombre e colori in modo sublime, ironico, assolutamente coinvolgente e geniale”.

“A San Menaio”, aggiunge l’assessore comunale al Turismo, Porzia Pinto, “Andrea Pazienza si sentiva a casa e, allo stesso tempo, era a contatto vivo e diretto col mondo, forse grazie alla luce meravigliosa di questa località che riassume come un compendio il patrimonio paesaggistico e culturale del Gargano”.