Emerso un tratto delle mura risalenti alla fondazione della colonia romana. Riflettori puntati anche sull’anfiteatro. Ma l’archeologo chiede più sostegno dalle istituzioni e dai privati.
Tra non poche difficoltà la campagna di scavi a Siponto prosegue. E non mancano le novità. Quest’anno sono oltre 70 gli studenti delle Università di Bari e Foggia impegnati sotto l’attenta guida dell’archeologo Giuliano Volpe. “Abbiamo allargato le aree di scavo rispetto agli anni passati, concentrandoci sulla zona dell’anfiteatro dove abbiamo individuato il muro perimetrale dell’anfiteatro e anche una bella parte delle mure urbiche della città di Siponto, della colonia romana del secondo secolo avanti cristo con rifacimenti fino al Medioevo. La novità di questa campagna è che abbiamo individuato la data di nascita e di morte della città di Siponto attraverso lo studio delle mura. Altra scoperta importante, una chiesa medievale decorata con affreschi, con un cimitero circostante”.
Ma evidentemente non basta quanto di interessante gli archeologi stanno facendo per far riemergere l’antica Siponto. “Un appello alla città di Manfredonia, ai cittadini, ai professionisti, alle associazioni culturali, alla politica – aggiunge Volpe -, ci occorre aiuto per supportare il lavoro di scavo nel parco archeologico di Siponto, aiuto logistico oltre che morale, per condurre insieme una ricerca per la conoscenza e la valorizzazione di questo antico patrimonio. Occorrono campagne di più lunga durata. Non può restare un progetto universitario”.
Infine l’sos su Masseria Garzia da poco venduta all’asta ad un privato per pochi soldi. “È una situazione complessa, mi auguro che la Soprintendenza possa far valere il diritto di prelazione. È impensabile che questa masseria possa diventare qualcos’altro”.