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CRIMINALITÀ/ IN CLASSIFICA FINALE LA CITTÀ PIÙ PERICOLOSA È FOGGIA, HA IL PRIMO POSTO PER RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO.

La città italiana con più reati è Milano, seguita da Rimini e Torino. È quanto emerge dall'”indice della criminalità“, la classifica del Sole 24 Ore che fotografa le denunce dei vari reati. La fotografia vede i reati in diminuzione rispetto al passato, con una serie di indicatori però che restano preoccupanti, anche per la Puglia.

In classifica finale la città più pericolosa è Foggia, al 13esimo posto, dietro Milano, Rimini e Torino (tra le prime dieci, soltanto Napoli, del Sud, decima in graduatoria). Segue Bari al 27esimo posto, Barletta-Andria-Trani, invece, è al cinquantesimo. Brindisi è 61esima, Lecce 70esima e l’ultima provincia pugliese (quindi da leggere come un aspetto positivo) è Taranto, al 77esimo posto.

TENTATI OMICIDI E VIOLENZE SESSUALI

Sui singoli indicatori, invece, la Puglia “domina” per numero di denunce di tentati omicidi: a Foggia sono state 24 (terzo posto), nella Bat 15 (quarto posto), a Taranto 15 (tredicesimo posto).

La prima città pugliese per “violenze sessuali” è Lecce, con 72 casi (38esimo posto a livello nazionale). Sui furti, invece, il primato nazionale è per Milano, Foggia rientra tra le prime all’undicesimo posto (14 la Bat, 19 Bari).

FURTI DI AUTO: RECORD PER LE CITTÀ PUGLIESI

È invece tutto pugliese il primato per i furti di auto: nella Bat ci sono state 2757 denunce (727 ogni centomila abitanti) ed è primo posto nazionale. Al secondo c’è Foggia, al terzo Napoli, al quarto Bari. E Brindisi rientra nella top 10 (nono posto). La Bat è settima per “rapine in abitazione”, Bari è diciassettesima. Il capoluogo di Regione è sul podio anche per le denunce per usura (terzo posto, dopo Ragusa e Chieti). Foggia ha il primo posto per riciclaggio e impiego di denaro. Per Taranto c’è un secondo posto nazionale sulla “contraffazione di marchi e prodotti industriali”, con Lecce che nella stessa graduatoria è decima.

LA CLASSIFICA

Si riduce il numero dei reati in Italia. E l’andamento è confermato in tutte le aree metropolitane: Milano, per esempio, ha messo a segno un -11,8%, mentre Roma è a -6,8%; Firenze, Venezia e Bologna sono le grandi città con la flessione più marcata, pari al -24,6%, -17,8% e -15,3 per cento. Alcuni territori, però, vanno controcorrente: mentre quasi tutte le province segnano un calo generalizzato dei reati denunciati rispetto al periodo pre-Covid, sono una decina quelle da cui emergono segnali di allarme. Piacenza e Isernia, per esempio, nel 2021 hanno registrato entrambe un incremento della criminalità rispetto al 2019. A Piacenza e provincia i reati denunciati sono saliti dell’11,7%, attestandosi poco sotto le 10mila denunce. Tra i primati negativi della provincia emiliana spiccano quello per le rapine in casa e quello per gli omicidi stradali (2). Ma il territorio risulta essere tra i peggiori d’Italia anche per le violenze sessuali e le violenze sessuali su minori di 14 anni (11). Isernia, invece, che è a metà (49) della classifica generale dei reati denunciati in rapporto alla popolazione, nel 2021 ha registrato reati in crescita dell’8,8% sul 2019. Proprio come per Piacenza, sul conto della provincia molisana pesano gli omicidi stradali, ai quali si aggiungono le associazioni per delinquere e gli incendi (2).