Scoperti 73 lavoratori occupati in nero. Gli autori delle violazioni di carattere penale sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria
Cento aziende irregolari su 126 ispezionate e 34 attività imprenditoriali sospese. È il bilancio dell’attività di controllo effettuata nel corso dell’estate dall’Ispettorato territoriale del Lavoro di Foggia, con l’ausilio dei mediatori dell’Oim, nell’ambito del Progetto A.l.t. Caporalato D.u.r., finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per il tramite del Fondo Nazionale Politiche Migratorie.
Le operazioni di verifica, che hanno interessato l’intero territorio della Capitanata, sono state finalizzate al contrasto del lavoro nero e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché al controllo delle condizioni di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Gli accessi ispettivi hanno riguardato 35 aziende del settore agricolo e 91 del settore dei servizi di alloggio e ristorazione. Complessivamente sono state verificate 533 posizioni lavorative ed è stata constatata l’occupazione di 73 lavoratori irregolari. La presenza di personale in nero, nonché l’accertamento di gravi violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, ha comportato l’adozione di 34 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Sono state emesse 60 prescrizioni per omessa formazione e mancata sottoposizione alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori (visite mediche), nonché per altre violazioni sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Gli autori delle violazioni di carattere penale sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.