L’estate 2023 in Puglia “non è andata bene” e sul palco del Ttg “i vertici del turismo regionale hanno compiuto la loro buona azione di propaganda”, ma “solo propaganda, come avviene purtroppo da qualche anno”.
Lo afferma il presidente di Federalberghi Puglia e vice presidente nazionale, Francesco Caizzi, dopo aver analizzato i dati presentati dalla Regione Puglia al Ttg di Rimini. Durante l’incontro sono stati annunciati – è detto in una nota di Federalberghi – 3milioni e 300mila arrivi totali (+5,5% sul 2022) e 12milioni e 700mila presenze (+3% sul 2022). “I dati provvisori – viene rilevato da Federalberghi – riguardano il periodo gennaio/agosto e coprono l’85% dei posti letto regionali, mentre nel 2022 fu scelto il periodo giugno/agosto, forse perché più favorevole allora e un po’ meno oggi”.
“Con 800 chilometri di coste è certamente il mare che traina il turismo pugliese e quest’anno apprendiamo – rileva Caizzi – che il mercato italiano ha preferito altre destinazioni a noi.
Non si può acriticamente festeggiare un +5,5% di arrivi senza analizzare una situazione che, seppur salvata statisticamente dal turismo straniero e di fascia alta, ha messo in seria difficoltà le aziende ricettive di fascia medio bassa che sono arrivate a registrare anche un calo del 20% con valori mensile di -4, -5%”.
“La Regione – conclude – da sette anni ha ridotto le politiche turistiche a semplici provvedimenti centralizzati. Le associazioni di categoria sono state poco coinvolte, la promozione viene decisa centralmente da Pugliapromozione. Noi operatori del turismo ricettivo non possiamo essere ignorati dalle istituzioni. La Puglia ha urgente bisogno di un’agenda che comprenda azioni e interventi su: riqualificazione dei prodotti turistici, destagionalizzazione dei flussi, overtourism per evitare sovraffollamento e disagi delle destinazioni turistiche, politiche attive per l’occupazione per garantire lavoro stabile che vada oltre i tre mesi l’anno, formazione professionale, coordinamento tra Comuni e assessorati regionali di competenza sulle politiche della mobilità, dell’igiene e della sanità pubbliche”.